OCEANIA/AUSTRALIA - I Fratelli Cristiani riorganizzano la loro presenza in Oceania per dare nuova vitalità alla missione

giovedì, 29 marzo 2007

Sydney (Agenzia Fides) - Creare una nuova “Provincia dell’Oceania” che comprende Australia, Nuova Zelanda, Papua Nuova Guinea e Isole del Pacifico, per dare nuovo slancio alla missione, nel servizio di educazione dei giovani: è quanto ha stabilito la Congregazione dei Fratelli Cristiani, presenti in Oceania sin dal 1842.
Il processo di riorganizzazione della presenza dei religiosi in Oceania intende rendere più efficiente l’amministrazione e più efficace la missione dei Fratelli, così da espanderne l’opera il più possibile. La sede della Provincia di Oceania, affidata alla guida di Fratel Vince Duggan, sarà Brisbane (Australia), con uffici regionali negli altri paesi. Previsto anche il rilancio del sito Internet http://www.cfcoceania.org.au che offre notizie sulle attività e le prospettive della Congregazione.
I religiosi sono noti nell’area soprattutto per il loro lavoro con i giovani nelle scuole, ma anche per il servizio di assistenza ai rifugiati e richiedenti asilo, agli indigeni e ai giovani di famiglie svantaggiate. Fr. Vince ha sottolineato che anche in futuro i binari prioritari su cui si muoverà la congregazione in Oceania saranno l’istruzione dei giovani e il servizio sociale.
Di recente Fratel Philip Pinto, Superiore Generale della Congregazione, aveva annunciato un nuovo slancio all’evangelizzazione in Asia e Oceania. Fr. Pinto ha sottolineato che “la sfida per noi Fratelli è quella di concentrare le nostre energie in zone dove la povertà è endemica e la presenza dei religiosi potrebbe giovare allo sviluppo sociale, economico, culturale e spirituale di larghe fasce di popolazione”.
La Congregazione dei Fratelli Cristiani è un istituto di vita apostolica fondato in Irlanda dal beato Edmund Ignatius Rice (1762-1844). Conta oltre 1.300 religiosi nel mondo e opera principalmente per l'evangelizzazione dei giovani e il servizio ai poveri. (PA) (Agenzia Fides 29/3/2007 righe 25 parole 254)


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