AFRICA/SUDAFRICA - “I Mass Media siano indirizzati alla ricerca della vera libertà” afferma il Presidente del Pontificio Consiglio delle Comunicazioni Sociali al Summit sui mezzi di Comunicazione per i bambini

martedì, 27 marzo 2007

Johannesburg (Agenzia Fides) - L'Arcivescovo John Patrick Foley, Presidente del Pontificio Consiglio per le Comunicazioni Sociali, ha tenuto il discorso di apertura del quinto Summit mondiale sui mezzi di comunicazione per i bambini, che si tiene a Johannesburg, in Sudafrica. Mons. Foley ha ricordato che il suo primo impatto con il mondo dei mass media è stato all’età di 14 anni, scrivendo una recita radiofonica sulle vite dei Santi che avevano operato per la libertà e la giustizia.
Il Presidente del Pontificio Consiglio per le comunicazioni sociali ha invitato i partecipanti al Summit a riflettere con attenzione sulla formazione dei bambini attraverso i mezzi di comunicazione di massa, e sull’educazione dei bambini, attenti a saper gestire i mass media. Citando il messaggio di Papa Benedetto XVI per la 41esima Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali, sul tema “I bambini e i mezzi di comunicazione: una sfida per l'educazione”, Mons. Foley ha precisato che “come l’educazione in generale, quella ai media richiede formazione nell’esercizio della libertà. Si tratta di una responsabilità impegnativa. Troppo spesso la libertà è presentata come un’instancabile ricerca del piacere o di nuove esperienze. Questa è una condanna, non una liberazione! La vera libertà non condannerebbe mai un individuo - soprattutto un bambino - all’insaziabile ricerca della novità. Alla luce della verità, l'autentica libertà viene sperimentata come una risposta definitiva al “sì” di Dio all’umanità, chiamandoci a scegliere, non indiscriminatamente ma deliberatamente, tutto quello che è buono, vero e bello”
Mons. Folley ha aggiunto che la sfida per i mille delegati (compresi 300 bambini ed adolescenti provenienti da tutto il mondo) era di garantire che l'intrattenimento non sia “fine a se stesso” o sia “basato sullo sfruttamento”.
“Ogni tendenza a produrre programmi - compresi film d’animazione e video games - che in nome del divertimento esaltano la violenza, riflettono comportamenti anti-sociali o volgarizzano la sessualità umana, è perversione, ancor di più quando questi programmi sono rivolti a bambini e adolescenti. Come spiegare questo “divertimento” agli innumerevoli giovani innocenti che sono nella realtà vittime della violenza, dello sfruttamento e dell’abuso?”
Mons. Foley ha infine ringraziato i partecipanti al Summit per il loro impegno per promuovere esperienze sane di programmi informativi ed educativi per i bambini ed i giovani al fine di contribuire allo sviluppo di una società giusta nella pace, nel rispetto reciproco e nella felicità. (L.M.) (Agenzia Fides 27/3/2007 righe 36 parole 417)


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