ASIA/FILIPPINE - Violazione dei diritti umani: davanti al “Tribunale dei Popoli”, una serie di organizzazioni non governative chiama in causa il governo Arroyo e le Forze Armate

martedì, 27 marzo 2007

L’Aja (Agenzia Fides) - La società civile filippina denuncia il governo e le Forze Armate filippine per gravi violazioni dei diritti umani: si è svolta a L’Aja dal 21 al 25 marzo la sessione del “Tribunale Permanente dei Popoli”, organismo indipendente di opinione nato nel 1979 e autonomo dalle autorità degli stati, formato da attivisti della società civile internazionale.
Presenti alla sessione dedicata alle Filippine (www.philippinetribunal.org) era un consorzio di enti e organizzazioni come “Hustisya!”, “Desaparecidos”, “Selda”, “Bayan”, “Karapatan”, “Bagong Alyansang Makabayan”, “Public Interest Law Center”, “Peace for Life”, “Philippines Peace Center & Ibon Foundation”, “Ecumenical Bishops Forum”, “United Church of Christ of Philippines”, in rappresentanza del popolo filippino e delle minoranze indigene.
Le organizzazioni hanno chiamato in giudizio il governo del presidente Gloria Macapagal Arroyo e le Forze Armate per le violazioni gravi e sistematiche dei diritti civili e politici negli ultimi anni: 778 casi di esecuzioni sommarie, 186 casi di scomparse forzate, 203 massacri e 502 casi di tortura.
Si denunciano inoltre violazioni gravi e sistematiche dei diritti economici, sociali e culturali, come deregolamentazione dei prezzi dei prodotti derivati dal greggio, privatizzazione delle industrie e delle risorse minerarie, importazioni-esportazioni dei prodotti agricoli, violazione della sovranità politica ed economica nazionale, distruzione dell’ambiente. Si lamentano, infine, violazioni gravi e sistematiche del diritto di autodeterminazione del popolo filippino e delle minoranze indigene, repressi dalla pratica della “guerra al terrorismo” portata avanti nel Sud dell’arcipelago anche grazie all’appoggio delle forze Usa. Fra i responsabili di questa situazione, infatti, il Tribunale ha anche individuato il governo americano, il Fondo monetario internazionale, la Banca mondiale, l’Organizzazione mondiale del commercio, multinazionali e banche straniere, coinvolte nello sfruttamento delle risorse naturali a danno della popolazioni indigene.
Si tratta delle seconda sessione del tribunale dedicata alle Filippine: la prima si svolse nel 1980 per denunciare la dittatura e la repressione di Ferdinando Marcos.
Dopo ventisei anni, il Trbunale ha accolto il nuovo appello per tre ragioni: il caso delle Filippine è un modello delle cosiddette “guerre a bassa intensità”; le Filippine sono un caso eclatante di repressione silenziosa; il caso tocca anche la migrazione forzata, un prodotto della globalizzazione. (PA) (Agenzia Fides 27/3/2007 righe 29 parole 291)


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