AFRICA/MOZAMBICO - L’esplosione del più grande deposito di munizioni di Maputo provoca 80 morti e centinaia di feriti, tra loro diversi bambini

venerdì, 23 marzo 2007

Maputo (Agenzia Fides)- “È il secondo incidente che si verifica nel deposito di munizioni solo quest’anno, ed è il più grave” dicono all’Agenzia Fides fonti della Chiesa locale da Maputo dove ieri, 22 marzo, una serie di esplosioni del più grande arsenale del Paese, situato nei pressi dell’aeroporto della capitale mozambicana, hanno causato la morte di almeno 80 persone e il ferimento di altre 360.
“A gennaio si era verificato il primo incidente di portata ben più limitata che aveva provocato solo alcuni feriti. Le autorità avevano promesso di trasferire l’arsenale in un luogo più sicuro ed isolato, ma questo non è ancora avvenuto” ricordano le nostre fonti. “L’enorme polveriera era stata costruita negli anni ’80 dai genieri sovietici durante la guerra civile (1975-1992), in un luogo allora isolato. Nel corso degli anni però con l’enorme afflusso di sfollati dalle campagne è sorto un vero e proprio quartiere intorno all’arsenale, al punto che le case più vicine sono state costruite a ridosso del muro di cinta del complesso militare”.
Le prime esplosioni si sono udite ieri alle 16,30, ora locale. “Le esplosioni- afferma una nota inviata a Fides dai Missionari di Don Orione - si sono protratte per circa sei ore ed anche la nostra parrocchia di “S.Giovanni Bosco” ha subito alcuni danni: tegole rotte, porta principale ed alcune finestre danneggiate. A Bagamoyo e nei rioni vicini al deposito, migliaia di persone si sono dovute allontanare dalle loro case perché colpite dall'esplosione, molti bambini risultano dispersi, alcuni sono stati accolti nella nostra casa ed aiutati a ritornare dalle loro famiglie, mentre i ladri approfittavano della confusione per rubare nelle abitazioni. Don José Geraldo si è subito mosso per portare aiuto ai più bisognosi”.
Le autorità attraverso la radio hanno chiesto agli abitanti dell'area interessata dall'evento di non uscire dalle case e ha imposto il coprifuoco per evitare fenomeni di sciacallaggio. L’aeroporto della capitale è stato chiuso per motivi di sicurezza.
“Nessuno, a parte le autorità governative, può avvicinarsi al luogo dell’esplosione e portare i primi soccorsi alle vittime” affermano le fonti contattate da Fides. “La Chiesa locale è mobilitata soprattutto per assistere i numerosi ricoverati negli ospedali cittadini e offrire conforto spirituale alle famiglie delle vittime. Tra queste vi sono numerosi bambini, rendendo la tragedia ancora più grave e drammatica”.
Il deposito conteneva migliaia di tonnellate di proiettili da artiglieria e di razzi, prodotti negli anni ’70 e ’80. Materiale ormai vecchio e pericoloso, soggetto a inneschi accidentali, provocati, secondo le autorità locali, dalle alte temperature (superiori ai 30 gradi centigradi) registrate a Maputo negli ultimi giorni. (L.M.) (Agenzia Fides 23/3/2007 righe 37 parole 455)


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