AMERICA/ARGENTINA - Il Consorzio dei Medici Cattolici si oppone alla distribuzione gratuita della "pillola del giorno dopo"; la Chiesa denuncia che con questa campagna devastatrice si crea un clima favorevole alla legalizzazione dell'aborto

mercoledì, 14 marzo 2007

Buenos Aires (Agenzia Fides) - Il Consorzio dei Medici Cattolici di Buenos Aires, durante una riunione speciale svoltasi il 13 marzo, ha espresso - all'unanimità - per mezzo di una Dichiarazione, la sua opposizione alla risoluzione delle autorità nazionali sanitarie (Risoluzione 232/2007 del Ministero della Salute), della Città di Buenos Aires e di molte province argentine, di distribuire liberamente la "pillola del giorno dopo" alle adolescenti o alle donne adulte. Ritengono inoltre che "la Risoluzione inserisce la pillola nel Programma Medico Obbligatorio (PMO), al quale sono obbligate anche le istituzioni private, facendo così violenza sull'ideologia di molte di loro e dei rispettivi medici". Secondo i medici cattolici, la ragione di questo rifiuto sta nel fatto che la pillola, malgrado le autorità sanitarie della nazione abbiano espresso pubblicamente che essa non è abortiva, tuttavia in realtà lo è. "Le verità a metà, sono sofismi che ingannano la popolazione" si legge nel testo della Dichiarazione.
Sebbene, a volte, la gravidanza possa essere frutto di una violenza, "questo fatto delittuoso grave non autorizza, in nessun modo, a commettere un altro delitto - ancora più grave - come l'omicidio di un innocente". Inoltre queste pillole abortive "sono anche in contraddizione con le leggi denominate di ‘Salute Riproduttiva’ (erroneamente chiamate così, perché pregiudicano la salute e non la proteggono), approvate dalla legge nazionale e da quasi tutte le province", perché in queste leggi si afferma che "alle donne che lo desiderano” saranno dati medicinali contraccettivi "che non siano abortivi”. Pertanto "le autorità sono contro le loro leggi perché la pillola del giorno dopo è abortiva."
Mons. Héctor Aguer, Arcivescovo di La Plata, ha affermato nella sua riflessione settimanale che “si sta creando un clima favorevole alla legalizzazione dell'aborto", facendo riferimento ai diversi progetti, già presenti al Congresso della Nazione, che cercano di ampliare i casi in cui è permesso l’aborto e la distribuzione gratuita e in forma massiccia della "pillola del giorno dopo". "Questa è la strada per liberalizzare completamente questo crimine abominevole, come definiva il Concilio il Vaticano II l'aborto! " ha esclamato l’Arcivescovo, che ha concluso la sua riflessione affermando che "quello che sta succedendo oggi in Argentina è qualcosa di grave perché, come in altri campi della bioetica, il Ministero della Salute della Nazione sta realizzando una campagna devastatrice. L'ha fatto già con la famosa Legge su Salute Sessuale e Procreazione Responsabile, facilitando la sterilizzazione chirurgica, ed ora con questa distribuzione massiccia della pillola del giorno dopo. Si vuole negare l'evidenza scientifica che afferma l'esistenza di un nuovo essere umano dall'istante del concepimento". (RG) (Agenzia Fides 14/3/2007; righe 31, parole 429)


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