AFRICA/MADAGASCAR - “La società del ferro” in aiuto di una scuola cattolica in Madagascar

venerdì, 9 marzo 2007

Antananarivo (Agenzia Fides)- “La società del ferro” in aiuto di una scuola cattolica in Madagascar. “Si tratta di un gruppo di persone di diversa estrazione ma certamente di buona volontà del mio paese di origine” spiega p. Carlo Visca, Vincenziano di Adegliacco, frazione di Tavagnacco in provincia di Udine, che da anni opera in Madagascar. “Sono per lo più pensionati che si danno da fare per cercare nei cascinali vecchi macchinari ormai inutilizzabili di cui il proprietario non sa come disfarsi. Con il suo consenso il macchinario viene smontato per ricavarne pezzi di ferro da rivendere al mercato. Il ricavato serve a pagare la scuola di Irina”.
Irina è un comune rurale nei pressi di Tolohomiady sulla sponda ovest del fiume Ihosy (sud del Paese). “La caratteristica di questa comunità cristiana è l’attaccamento davvero ammirevole alla scuola elementare cattolica” scrive il missionario sulla rivista “Informazione Vincenziana”. “La scuola di Irina è stata fondata verso gli anni ’50-’60, quando non esisteva ancora la scuola statale. Negli anni ’80 le scuole cattoliche locali entrarono in crisi quando il governo promise di offrire a tutti i villaggi, gratuitamente, la scuola di base. Diverse scuole rurali cattoliche furono costrette a chiudere, perché i genitori, fidandosi della promessa del governo, non vollero più pagare la loro quota di iscrizione. Quella di Irina fu l’unica scuola cattolica a non chiudere i battenti, perché i genitori erano desiderosi di far apprendere ai loro figli, oltre all’istruzione di base, anche i fondamenti della fede cristiana”.
“Quando nel 2003 ripresi la cura pastorale di questo centro- prosegue p. Visca - la scuola funzionava ancora, ma con un solo maestro, in due piccole aule malconce, insufficienti per un numero di allievi che aumentava di giorno in giorno. Grazie agli aiuti del gruppo missionario della mia parrocchia di origine la scuola è stata ricostruita. La struttura comprende tre ampie aule con veranda, più un ufficio con deposito. Vi sono 153 allievi con tre maestri a tempo pieno”.
La difficoltà maggiore è trovare i fondi per pagare gli stipendi degli insegnanti, ma grazie alla “società del ferro” il problema è ora risolto. (L.M.) (Agenzia Fides 9/3/2007 righe 28 parole 368)


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