OCEANIA/AUSTRALIA - Un Vescovo sostiene “l’apostolato dell’influenza” in vista delle elezioni generali nel Nuovo Galles del Sud

venerdì, 9 marzo 2007

Parramatta (Agenzia Fides) - I fedeli cattolici sono chiamati a esercitare “l’apostolato dell’influenza”, in vista delle imminenti elezioni generali. Lo chiede Mons. Kevin Manning, il Vescovo di Parramatta, capitale dello stato australiano del Nuovo Galles del Sud, i cui cittadini voteranno per rinnovare il Parlamento il prossimo 24 marzo.
In una Lettera pastorale diffusa nella diocesi, il Vescovo ricorda che la politica non può essere separata dalla fede e che dunque, secondo le indicazioni del Concilio Vaticano II, i laici cattolici hanno la responsabilità di portare la presenza di Gesù Cristo in tutte le sfere dell’attività umana. La partecipazione al processo democratico è una modalità importante di esercitare questa responsabilità.
Votando o candidandosi come possibili amministratori, ha ricordato il Vescovo, “i cattolici promuovono il bene comune e preparano la via per il Vangelo”. “Influenziamo la società nella qualità di vita che noi condividiamo, compiendo scelte moralmente giuste, quando esercitiamo il nostro diritto di voto. I cattolici devono assumere questo apostolato di influenza”, scrive il Vescovo.
Secondo la Lettera, una falsa separazione della politica dalla fede porta all’erosione morale, “come abbiamo visto nei recenti dibattiti nel Parlamento Federale sui temi della clonazione o sull’introduzione della pillola abortiva Ru486”. Ma i cattolici, ha sottolineato, devono comunque rispettare le regole della democrazia: “In una democrazia noi non cerchiamo di imporre la dottrina della Chiesa su tutti, ma pensiamo che l’insegnamento cristiano serva al bene comune, per una società stabile, per la promozione della dignità umana, dei diritti umani e delle libertà”, nota Mons. Manning.
Il Vescovo enuncia poi sei principi da tenere presenti nell’esercizio del voto, per valutare un candidato: “La protezione della vita in tutti le sue fasi; la centralità della famiglia naturale basata sul matrimonio e il diritto dei genitori di educare i propri figli; il servizio e lo sviluppo sociale di poveri ed emarginati; la promozione della dignità dei lavoratori; la difesa e il benessere dell’infanzia; la solidarietà globale e il rispetto della creazione”. (PA) (Agenzia Fides 9/3/2007 righe 27 parole 279)


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