ASIA/INDIA - Proteste per le discriminazioni pubbliche contro i dalit cristiani e musulmani

mercoledì, 7 marzo 2007

New Delhi (Agenzia Fides) - Organizzazioni cristiane e musulmane hanno levato la loro voce e la loro protesta per le vie della capitale Delhi contro un decisione della Commissione Nazionale per i fuoricasta (“Commission for Scheduled Castes/Tribes”). La Commissione ha rifiutato infatti di concedere sussidi e aiuti ai dalit (gli “intoccabili”, fuoricasta) di religione cristiana e musulmana, argomentando che quella dei dalit è una questione che riguarda solo la religione indù. Il Forum Nazionale Unito per i Cristiani ha fatto notare l’ennesima discriminazione consumata ai danni dei dalit, solo perchè di religione diversa dall’induismo. I leader del corteo hanno elaborato un memorandum che è stato sottoposto al Primo Ministro Indiano Manmohan Singh e ai capi delle Commissioni Nazionali per le Minoranze religiose per la Giustizia.
“La richiesta di pari dignità e diritti è una lotta che portiamo avanti da molti anni”, ha sottolineato Mons. Vincent Concessao, Presidente del Forum. Circa il 65% dei cristiani in India appartiene alle caste basse o ai “fuoricasta” e soffre discriminazioni a livello sociale, economico e culturale.
La Chiesa cattolica da sempre difende i diritti e la dignità di quanti sono considerati “intoccabili”. In particolare si chiede al governo maggiore protezione per i dalit cristiani, date le aggressioni e le violenze subite, anche in tempi recenti, da parte di gruppi integralisti che vogliono convertirli alla religione indù.
I dalit sono considerati all’ultimo grado della scala sociale nel sistema delle caste, ancora presente in India, anche se ufficialmente abolito. Sono quelli che puliscono gli escrementi degli animali che vagano per le strade, sono lustrascarpe, venditori ambulanti, contadini, braccianti. Sebbene la Costituzione indiana abbia abolito la divisione in caste, nel paese esiste tuttora una forte discriminazione sociale basata sull'appartenenza di casta. Una larga parte dei cittadini indiani appartenenti alle caste inferiori continua a combattere contro i pregiudizi e le minori opportunità, soprattutto nel campo dell’istruzione e nel mondo del lavoro. (PA) (Agenzia Fides 7/3/2007 righe 26 parole 261)


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