AFRICA/SUDAFRICA - “P. Creagh è grave ma non è in pericolo di vita” dice il responsabile della Provincia irlandese dalla quale dipende il missionario ferito in Sudafrica

venerdì, 2 marzo 2007

Pretoria (Agenzia Fides)- “Padre Kieran ha subito un intervento chirurgico per estrarre la pallottola che lo ha colpito. Le sue condizioni sono serie ma non corre pericolo di vita” dice all’Agenzia Fides p. Martin Koffy, Superiore della Provincia irlandese dei Congregazione della Passione di Gesù Cristo (Passionisti), descrivendo le condizioni di P. Kieran Creagh ferito gravemente, ieri 1° marzo, nella sua casa a Pretoria in Sudafrica.
“P. Kieran è stata assalito nella sua abitazione presso il Leratong Hospice, la struttura da lui fondata per accogliere i malati di AIDS” spiega p. Martin. “Gli assalitori erano almeno 8, di cui uno particolarmente aggressivo gli ha sparato almeno 3 colpi di pistola. Dopo aver rubato un cellulare e un lettore di DVD i banditi sono fuggiti, lasciando p. Kieran ferito”.
“Conosco da anni p. Kieran, sono stato suo superiore in Sudafrica” ricorda p. Martin. “Egli opera nel Paese da circa 9 anni, prestando servizio nella parrocchia di S. George e presso il Leratong Hospice. Ammiro il suo coraggio e la sua determinazione nell’assistere i malati di AIDS e le persone sieropositive. L’AIDS incute un timore fortissimo nelle persone. Per questo motivo p. Kieran ha voluto dare l’esempio, offrendosi volontario per sperimentare un nuovo vaccino contro l’AIDS, incoraggiando altre persone a fare lo stesso”.
P. Kieran Creagh è stato ordinato sacerdote nel 1993. Dopo un anno di tirocinio in Botswana e un breve periodo di servizio in Irlanda e Scozia, è stato inviato in missione di Sudafrica, dove si è trovato di fronte alla drammatica emergenza dell’AIDS.
“Mi era stato chiesto di prestare servizio in Sudafrica per 6 mesi” disse p. Creagh in un’intervista per il sito Internet dei Passionisti irlandesi. “Dopo quel periodo ho deciso di rimanere. Sono rimasto scioccato dalla violenza. Mi ricordo che avevo due, tre, quattro funerali al giorno. Uno era stato ucciso dalla polizia, un altro ucciso in una rapina. Anche l’AIDS era un grande problema. Mi ha impressionato il numero degli ammalati: 5 milioni”. P. Creagh ha dovuto confrontarsi con le paure e i pregiudizi che circondano i malati di AIDS. “Nessuno muore di AIDS, non è mai scritto sul certificato di morte. La gente ha paura di andare in ospedale per curarsi”.
Per affrontare questo dramma, p. Creagh ha fondato, nel giugno 2004, nella township di Atteridgeville (sud-ovest di Pretoria) il Leratong Hospice che accoglie le persone sieropositive e gli ammalati di AIDS. Il Leratong (che significa “Dove c’è amore”) ha 18 posti letto che possono essere aumentati a 24, ed è servito da 7 infermieri professionali e 2 medici part-time.
Nel novembre 2004, il religioso è stata la prima persona alla quale è stato somministrato un vaccino sperimentale contro l’AIDS. P. Creagh racconta così la sua decisione di sperimentare il vaccino : “Stavo cercando di convincere un mio amico medico a lavorare nella mia struttura, mentre lui voleva convincermi a prendere il vaccino. Pensavo che fosse importante sottolineare che avevamo bisogno di altre persone per i test. La notte prima della somministrazione ero veramente nervoso. È stato un momento molto forte. Un dottore e un’infermiera mi sono stati vicini per un’ora e poi ho dovuto affrontare la stampa”.
Nel 2004, P. Creagh è stato nominato “Irlandese dell’anno” proprio per il suo impegno per la lotta contro l’AIDS.
I Padri passionisti in Sudafrica dipendono dalla Provincia irlandese. A Pretoria hanno 3 comunità. I Passionisti sono presenti in circa 60 Paesi. (L.M.) (Agenzia Fides 2/3/2007 righe 45 parole 598)


Condividi: