AFRICA/GUINEA - Il Parlamento della Guinea respinge la richiesta del Presidente di prolungare la legge marziale

sabato, 24 febbraio 2007

Conakry (Agenzia Fides)- Il Parlamento della Guinea ha respinto la richiesta del Presidente Lansana Conté di prolungare la legge marziale imposta il 12 febbraio all’indomani della proclamazione dello sciopero generale da parte dei sindacati, a seguito della nomina del nuovo Primo Ministro Eugène Camara (vedi Fides 12 febbraio 2007).
In mancanza dell’autorizzazione del Parlamento, il provvedimento non è più in vigore dalla mezzanotte di venerdì 23 febbraio. Il Presidente aveva chiesto di estendere i termini della legge marziale (11 giorni) con la motivazione che la situazione dell’ordine pubblico è ancora a rischio.
Subito dopo la decisione del Parlamento, il Capo di Stato maggiore dell’Esercito, generale Kerfalla Camara, ha affermato che “le autorità militari hanno deciso la riprese del lavoro in tutti i settori, pubblico, privato e misto, sull’intero territorio nazionale, a partire da lunedì 26 febbraio”. Il generale ha aggiunto che lo sciopero è immotivato perché la nomina del Primo Ministro “corrisponde ai criteri” dell’accordo tra il governo e i sindacati del 27 gennaio. L’accordo prevede in effetti la nomina di un Primo Ministro al di sopra delle parti. I sindacati affermano che il Premier scelto dal Presidente, l’ex Ministro degli Affari Presidenziali Camara, è una personalità troppo compromessa con il regime per essere considerata imparziale.
La situazione in Guinea rimane quindi ancora molto incerta: se da una parte vi è stato il gesto distensivo del Parlamento (che è in mano ai fedeli del Presidente), dall’altro le dichiarazioni del Capo dell’Esercito lasciano presagire un intervento diretto delle forze armate nella crisi, con conseguenze imprevedibili. I sindacati hanno risposto alle parole del Generale affermando che non essendo più in vigore la legge marziale, l’esercito non ha più alcun ruolo nelle vicende politiche del Paese e lo sciopero continua finché non viene nominato un nuovo Primo Ministro.
I Paesi dell’Africa occidentale intanto continuano a mediare nella crisi guineana (vedi Fides 21 febbraio 2007). L’ex Presidente nigeriano, Ibrahim Babangida, incaricato della mediazione da parte della Comunità Economica degli Stati dell’Africa Occidentale, si è incontrato con leader sindacali guineani, mentre la Presidente liberiana Ellen Johnson-Sirleaf ha invitato Lansana Conté a trovare un’intesa con tutte le parti sociali del suo Paese. (L.M.) (Agenzia Fides 24/2/2007 righe 31 parole 375)


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