AMERICA/PERÚ - I Vescovi indicono una colletta nazionale nella Prima domenica di Quaresima a favore delle migliaia di persone colpite dalle inondazioni; appello per la difesa della vita e della famiglia

sabato, 24 febbraio 2007

Lima (Agenzia Fides) - I Vescovi lanciano un appello a tutti i peruviani affinché dimostrino la loro solidarietà a favore dei fratelli disastrati della selva centrale che hanno subito gli effetti devastanti delle inondazioni (vedi Fides 26/1/2007 e 27/1/2007). Il comunicato della Conferenza Episcopale Peruviana è stato presentato durante una conferenza stampa presieduta da Mons. Héctor Miguel Cabrejos Vidarte, OFM, Arcivescovo di Trujillo e Presidente della Conferenza Episcopale Peruviana insieme a Mons. Miguel Irizar Campos, Vescovo del Callao e Presidente di Caritas Perù, e dall'ing. Jorge Lafosse Quintana, Segretario Generale di Caritas Perù.
Attraverso questo comunicato, che ha per titolo "Impegnati per il Vangelo e per il Perù", i Vescovi si rivolgono a tutti i peruviani "al fine di continuare a costruire insieme un Paese in sviluppo, basato su valori trascendenti che aiutino nella formazione di tutti, alla luce del Vangelo". Ricordano in primo luogo l'importanza della vocazione dei laici nella Chiesa come "costruttori del mondo e chiamati alla santità" e ringraziano per gli sforzi compiuti nella lotta per la vita e per difendere e consolidare la famiglia in ambienti molte volte avversi. "Perciò - continua il comunicato - è necessario proteggerla da tutto quello che attenti alla sua natura, alla sua stabilità e alla sua protezione giuridica". Ribadiscono quindi "il rispetto per la dignità umana e l'amore alla vita, dal momento del concepimento fino alla morte naturale". Lanciano quindi un appello a "proteggere le famiglie e tutti i valori che esse racchiudono", perché "non esiste istituzione alcuna, per buona che sia, capace di sostituire la famiglia". Per questo motivo, partendo dalla famiglia e considerandola come il nucleo della società, i Vescovi rinnovano l’impegno "nella costruzione di una nuova società più solidale, giusta, fraterna e democratica” e si sentono chiamati a dare un contributo deciso al paese nel campo dell’educazione, della salute, dello sviluppo, della giustizia, dell’amore e della bontà”.
Un altro punto ricordato dai Vescovi è la carità, che non può essere dimenticata da nessuno. "Ricordiamo - si legge nel comunicato - che un mese fa gravi inondazioni nei Dipartimenti di San Martin, Huanuco e Junín lasciarono senza casa migliaia dei nostri fratelli”. Dato che non sono stati sufficienti gli aiuti di quel momento, i Vescovi hanno deciso di lanciare per il 25 febbraio, prima domenica di Quaresima, una grande Colletta nazionale per contribuire alla ricostruzione delle zone disastrate. "Solidarietà in azione è la nostra consegna. Il Perù è compito di tutti e le sue necessità sono nostre".
Infine i Vescovi chiedono a tutti i fedeli di accompagnare nella preghiera la V Conferenza Generale del CELAM, "affinché la risposta sia di tutta la Chiesa e per tutta la Chiesa, e arrivi a tutte le persone e ad ognuna in particolare". Infine ricordano due avvenimenti importanti che vivrà la Chiesa del Perù in questo anno 2007: il Congresso Eucaristico Nazionale nella città di Chimbote e la Consacrazione alla Vergine Maria. (RG) (Agenzia Fides 24/2/2007; righe 34, parole 482)


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