AMERICA/PORTO RICO - “Non possiamo ridefinire la natura del matrimonio, perché oscurerebbe i valori fondamentali che appartengono al patrimonio comune ed originario della famiglia umana” afferma il Presidente della Conferenza Episcopale dinanzi alla riforma del Codice civile

venerdì, 16 febbraio 2007

San Juan di Porto Rico (Agenzia Fides) - Mons. Roberto González Nieves, Arcivescovo di San Juan di Porto Rico e Presidente della Conferenza Episcopale Portoricana, ha espresso l'opposizione della Chiesa cattolica ad equiparare legalmente le unioni omosessuali con il matrimonio tradizionale, nel corso di una udienza pubblica per la riforma del Codice Civile tenutasi il 14 febbraio. Il motivo è che “non possiamo ridefinire la natura del matrimonio”, in quanto ciò “oscurerebbe i valori fondamentali che appartengono al patrimonio comune ed originario della famiglia umana”.
Il Senato di Porto Rico ha iniziato mercoledì 14 febbraio la discussione di una bozza di riforma del Codice Civile del paese, alla quale un gruppo di esperti sta lavorando dal 1997. Queste udienze del Senato di Porto Rico si continueranno a celebrare tutti i mercoledì di febbraio e marzo. La bozza in discussione riconosce, oltre ai diritti ereditari dei membri delle coppie di fatto, dello stesso sesso o no, la sperimentazione con embrioni umani e la procreazione assistita, e i cambiamenti di sesso nei certificati di nascita.
Nella prima udienza senatoriale del 14 febbraio, hanno esposto le loro posizioni i rappresentanti delle diverse confessioni religiose dell'isola, tra cui Mons. González Nieves. che si sono opposti anche a riconoscere alcuni diritti alle persone che cambiano sesso. “Non siamo daccordo che il Registro Demografico si usi per alterare un fatto storico, immutabile, come è il sesso di una persona al momento della sua nascita" ha detto l'Arcivescovo, dicendosi contrario a che "nella nostra giurisdizione ci possa essere un cosiddetto matrimonio tra persone dello stesso sesso ed il diritto di adozione da coppie formate da membri dello stesso sesso."
Equiparare le unioni di fatto al matrimonio tradizionale "cambia il tessuto morale della società" e inoltre "alcune disposizioni del Codice Civile lacererebbero irreversibilmente la dignità della persona umana ed attenterebbero all'integrità della famiglia portoricana."
"L'opposizione della Chiesa al riconoscimento legale delle unioni di omosessuali - ha affermato il Presidente dei Vescovi Portoricani - non rappresenta un rifiuto ai diritti che possiede ogni persona umana, indipendente dal suo orientamento sessuale, bensì un rifiuto ad approvare un nuovo ordine giuridico che oscurerebbe i valori fondamentali". Mons. Roberto González Nieves ha anche ricordato che "l'uomo non può ridefinire la natura creata da Dio". (RG) (RG) (Agenzia Fides 16/2/2007; righe 29, parole 380)


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