EUROPA/SVIZZERA - Tre milioni di donne e bambine sono vittime nel mondo di mutilazioni genitali

martedì, 13 febbraio 2007

Roma (Agenzia Fides) - Tre milioni di donne e di bambine sono vittime di mutilazioni genitali femminili. A fornire i dati è il Fondo delle Nazioni Unite per l'Infanzia (Unicef) in occasione della Giornata mondiale di lotta contro le mutilazioni genitali femminili, recentemente celebrata.
Secondo l’Unicef, circa 140 milioni di ragazze e donne nel mondo siano state sottoposte a questa usanza, molto diffusa in Africa, in alcune zone del Medio Oriente e anche tra alcune comunità di immigrati nel mondo. Finora 16 paesi africani hanno messo al bando tale pratica, mentre dal novembre 2005 è entrato in vigore il cosiddetto Protocollo di Maputo, che vieta e condanna in modo esplicito le mutilazioni femminili.
E’ riconosciuto che l’escissione costituisce una grave violazione dei diritti umani con pericolose conseguenze sul piano sanitario e psico-sociale: traumi, rischi d'infezione dal virus Hiv, complicazioni ostetriche durante il parto, disturbi del comportamento e emorragie tali da provocare la morte.
“Contrariamente a quanto si ritiene, le mutilazioni genitali femminili o l'escissione non sono una pratica richiesta da alcuna religione. Infatti molti capi religiosi di tutto il mondo hanno più volte chiesto la cessazione di questa pratica”, ha evidenziato il direttore esecutivo del Fondo delle Nazioni Unite per le popolazioni (Unfpa), Thoraya Ahmed Obaid.
Secondo uno studio pubblicato nel 2006 dal Consiglio d'Europa, tra un quarto e un quinto dell'intera popolazione femminile degli stati membri è stata vittima di violenze fisiche almeno una volta, e più del 10% ha subito violenze sessuali. Se poi si considerano molestie, minacce e pedinamenti, la percentuale sale al 45%. E nella maggior parte dei casi gli abusi si consumano all'interno delle mura domestiche. Nel caso delle mutilazioni genitali non è facile ottenere dati esatti sulle vittime. Per dare comunque una dimensione del fenomeno e delle sue potenzialità, il direttore dei diritti umani di Strasburgo, Jan Kleijssen, ha portato l'esempio della Norvegia, dove oggi su 4,6 milioni di abitanti, 4.000 sono donne e giovani provenienti da Paesi che praticano le mutilazioni. (AP) (13/2/2007 Agenzia Fides; Righe:28; Parole:343)


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