AMERICA - “La V Conferenza Generale del CELAM non ha la finalità di discutere questioni dogmatiche, ma avrà un carattere eminentemente missionario e pastorale": in fase finale il lavoro preparatorio

giovedì, 8 febbraio 2007

Santiago del Cile (Agenzia Fides) - “Da Gesù Cristo e dalla sua Rivelazione si è tentati di vedere quali sono le chiamate dello Spirito per essere presenti in questa realtà, culturalmente nuova, dell'America, e da un'ecclesiología di comunione e partecipazione, si possono guardare i compiti fondamentali che la Chiesa è chiamata a svolgere” ha affermato Mons. Ricardo Ezzati, Vescovo Ausiliare di Santiago del Cile, recentemente nominato Arcivescovo di Concepcion, che ha partecipato a Bogotà (Colombia) ad una delle ultime riunioni preparatorie della V Conferenza Generale del CELAM per sintetizzare ed organizzare gli apporti delle diverse Conferenze Episcopali. Alla riunione hanno partecipato 3 Vescovi, 4 sacerdoti, una laica ed una religiosa. Il documento di sintesi è stato presentato alla Presidenza della V Conferenza per la revisione e l’approvazione e quindi perché sia inviato a tutti i Vescovi che partecipano all’Incontro.
Secondo Mons. Ezzati "il tema assegnato dal Papa è di vitale importanza in questo crocevia storica dell'America Latina. Stiamo vivendo un cambiamento d’epoca molto profondo, che tocca le radici più profonde dell'esistenza umana, la maniera di pensare, di giudicare ed i riferimenti sociali; una cultura che conserva radici cristiane si vede agitata dalla richiesta di tanti cambiamenti a causa della globalizzazione. La Chiesa è chiamata ad annunciare Gesù Cristo alle persone concrete, inserite nella storia e nella cultura di oggi". In questo contesto, l’Arcivescovo ha affermato che "il compito fondamentale della Chiesa è di essere discepola del Signore in questa nuova cultura. Pertanto ha un compito imprescindibile. Ogni cristiano deve rispondere della sua vocazione originale in questa epoca ed in mezzo alle sue correnti culturali”.
Il primo compito della Chiesa è "annunciare Gesù Cristo in questo contesto, affinché la sua vita e la sua dottrina impregnino la vita di ogni persona e della società". Mons. Ezzati ha sottolineato che "oggi non si può essere cristiani per tradizione, uno deve arrivare ad essere cristiano per scelta". Guardando alla Conferenza di Aparecida, Mons. Ricardo Ezzati ha lanciato un appello ad accogliere l'invito e la grazia di "farci discepoli, missionari, affinché i popoli dell'America Latina abbiano vita abbondante in Cristo" ricordando che la strada per questo è lo stesso Gesù Cristo.
Mons. Odilo Pedro Scherer, Segretario Generale della Conferenza Nazionale dei Vescovi del Brasile (CNBB) in un messaggio a tutti i fedeli ha affermato che il viaggio del Santo Padre in Brasile, primo viaggio fuori dall'Europa, si incornicia "in un avvenimento latinoamericano della massima importanza" come è la V Conferenza Generale. Con la sua visita il Santo Padre "sottolinea l'importanza di questa riunione ecclesiale". I partecipanti "volgeranno uno sguardo da discepoli e missionari di Gesù Cristo sulle nuove sfide che vengono poste alla missione evangelizzatrice della Chiesa, per sentire la voce di Dio nella voce dei tempi". Mons. Scherer ha anche ricordato che la Conferenza non "ha la finalità di discutere questioni dogmatiche, ma avrà un carattere eminentemente missionario e pastorale", e spera che da Aparecida escano linee direttrici per l'azione futura della Chiesa nel continente.
"Più che un privilegio per il nostro paese - ha conclude Mons. Scherer - la visita del Papa e la celebrazione della V Conferenza Generale rappresentano un compito ed una responsabilità speciale per il Brasile", dato che il Brasile è il paese più grande dell'America Latina e conta il maggior numero di cattolici, pertanto “dovrà contribuire anche in maniera più significativa alla missione della Chiesa nel continente e nel mondo”. (RG) (Agenzia Fides 8/2/2007; righe 34, parole 430)


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