EUROPA/SPAGNA - “Bisogna evangelizzare il mondo della salute e della malattia”, affermano i Vescovi spagnoli

giovedì, 8 febbraio 2007

Roma (Agenzia Fides) - La Commissione Episcopale della Pastorale della Conferenza Episcopale spagnola (CEE), ha fatto un appello per evangelizzare il mondo della salute attraverso “iniziative concrete”, in una società che vive “una fiducia illimitata nella scienza” e che in modo sbagliato “esalta la salute e la idolatra”.
Nel loro messaggio, in occasione della Campagna del Malato 2007, i Vescovi hanno sottolineato i successi scientifici e tecnici raggiunti nel campo della medicina, ma allo stesso tempo hanno avvertito che “da alcuni anni si promuove una cultura della salute non esente da gravi contraddizioni e ambiguità”.
Nel testo emerge che nonostante “si difenda il rispetto e la cura della vita”, a volte vengono adottati “comportamenti individuali e sociali che diffondono una cultura anti-vita” attraverso l’aborto e l’eutanasia. “Si sviluppa la cura del corpo, ma si dimentica la dimensione spirituale della persona”, segnalano i Vescovi.
In questo senso, il documento afferma che la risposta della Chiesa deve essere “la proclamazione del messaggio gioioso della speranza, fondato sulla certezza della resurrezione di Cristo e, pertanto, nell’amore e nella fedeltà salvifica di Dio”.
“Oggi è sempre più necessario evangelizzare il mondo della salute, e ricordare ogni giorno la parabola del Buon Samaritano. Due aspetti della missione di tutta la comunità cristiana, l’annuncio del Vangelo e la testimonianza della carità, sottolineano l’importanza di tradurre il messaggio di Cristo in iniziative concrete”, riporta il testo.
Per questo, i Vescovi spagnoli invitano a promuovere “una nuova cultura della salute, più attenta a tutte le dimensioni dell’essere umano e più aperta alla sua salvezza definitiva”, che deve apportare “senso etico e criteri morali al servizio di una vita realmente umana”, insegnando “il vero atteggiamento di fronte al dolore e alla sofferenza” e promuovendo “la solidarietà con i più poveri ed emarginati della terra”.
(AP) (8/2/2007 Agenzia Fides; Righe:28; Parole:309)


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