EUROPA/SPAGNA - 130 milioni di bambini e bambine nel mondo non possono andare a scuola: Campagna della Ong “Manos Unidas” perché tutti abbiano l'opportunità di andare a scuola e di essere artefici del proprio sviluppo

mercoledì, 7 febbraio 2007

Madrid (Agenzia Fides) - ‘Manos Unidas’, Organizzazione Non Governativa cattolica, che lavora per lo sviluppo dei paesi più poveri della terra, ha lanciato la sua Campagna 2007 con lo slogan “Sai leggere, loro no. Possiamo cambiare". Con questa campagna si cerca di raggiungere l'obiettivo n. 2 degli Obiettivi dello Sviluppo del Millennio promossi dall'Assemblea delle Nazioni Unite: "Raggiungere l'istruzione primaria universale". Il tema inoltre si iscrive nel Decennio delle Nazioni Unite per l'Alfabetizzazione (2003-2012) e nella commemorazione del 40° anniversario dell'enciclica di Paolo VI "Populorum Progressio" sullo sviluppo dei popoli, in cui affermava che "l'educazione basilare è il primo obiettivo di un piano di sviluppo, perché la fame di cultura non è meno deprimente della fame di alimenti. Un analfabeta è un spirito sottoalimentato" (PP 35).
Nel manifesto di presentazione della campagna si legge che "l'educazione abilita le persone ad essere artefici del proprio sviluppo, è un fattore di integrazione sociale e di arricchimento personale. Facilita l'intervento nella vita delle comunità, favorisce la sanità e l'igiene, propizia l'uguaglianza della donna ed aiuta la formazione delle generazioni future."
Secondo i dati offerti dall'Organizzazione, nel mondo circa 130 milioni di bambini e bambine non possono andare a scuola; 960 milioni di adulti non sanno leggere; in molti luoghi il diritto all'educazione viene violato dai conflitti armati, dallo sfruttamento lavorativo e sessuale e dall'abbandono scolare. Manos Unidas sottolinea che solamente la riduzione annuale dell’1 per cento delle spese militari sarebbe sufficiente per assicurare l’educazione primaria universale.
La campagna vuole ottenere che tutti i bambini del mondo abbiano l'opportunità di andare a scuola ed imparino a leggere ed a scrivere; che si lavori efficacemente per eliminare tutte le forme di lavoro infantile che impedisce loro di vivere come bambini e si lotti contro l'abbandono scolastico; che si eliminino le forme di sfruttamento sessuale dei bambini ed il loro arruolamento militare nei conflitti armati; che si incrementi e gestisca meglio l'aiuto ufficiale al settore educativo; che le politiche di spesa pubblica antepongano l'investimento nell’educazione alle spese militari.
I principali paesi verso i quali si orienterà la campagna saranno Sudan, Ecuador e Cambogia. In Sudan Manos Unidas sostiene 40 progetti di carattere educativo destinati agli sfollati in città come Kartum, Wau o El Obeid, dove molte famiglie vivono attualmente in enormi campi dove ci sono innumerevoli difficoltà per accedere all'educazione. L’Organizzazione di volontari lavora per ricostruire le scuole, offrire corsi per insegnanti e contribuire alla formazione della cultura della pace. (RG) (Agenzia Fides 7/2/2007; righe 30, parole 411)


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