ASIA/INDIA - Un Vescovo cattolico invitato a parlare ai leader Indù: “Occorre che tutti riaffermiamo con forza che religione e violenza non sono compatibili”

lunedì, 5 febbraio 2007

New Delhi (Agenzia Fides) - Non capita spesso che un Vescovo cattolico venga invitato a intervenire in un’assemblea di religiosi e intellettuali indù. E’ accaduto nei giorni scorsi a Mons. Thomas Dabre, Vescovo di Vasai, che ha tenuto una relazione durante un ciclo di conferenze organizzato dalla Biblioteca civica di Belgaum, nello stato del Karnataka (India sudoccidentale). Il Vescovo ha parlato a un’assemblea composta da studiosi, intellettuali, accademici, leader religiosi e civili indù e il suo discorso ha suscitato apprezzamento e consensi.
Chiamato a intervenire per dare il punto di vista cristiano sull’esperienza del poeta e mistico indù Tukaram del XVII sec, il Vescovo ha detto: “Sono un fervente seguace di Gesù Cristo, e la Chiesa cattolica apprezza i mistici di tutte le religioni, delle differenti tradizioni, perchè la loro esperienza aiuta gli uomini a entrare in contatto con il trascendente”, sottolineando l’importanza di promuovere il dialogo e l’armonia fra credenti di religioni diverse.
“Ogni essere umano dovrebbe fare un passo avanti e aiutare altri uomini in difficoltà, perché Dio è presente in ogni uomo”, ha aggiunto, criticando il materialismo e la violenza intercomunitaria che si registrano in alcuni episodi in India. “E’ compito e responsabilità dei leader religiosi - ha detto - spiegare ai propri fedeli il significato dell’autentica religione, secondo i valori di pace e armonia. Ma sfortunatamente stiamo assistendo a una crescita della violenza e del terrorismo, operato in nome della religione”.
Il Vescovo ha chiesto all’assemblea: “Perché deve esserci bisogno della protezione della polizia intorno ai luoghi di culto? Occorre che tutti riaffermiamo con forza che religione e violenza non sono compatibili”, ha concluso, riportando esempi tratti dalla mistica e dalla tradizione cristiana come da quella indù, citando soprattutto l’esperienza di Tukaram. (PA) (Agenzia Fides 5/2/2007 righe 27 parole 272)


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