ASIA/INDONESIA - Dopo le elezioni nella provincia di Aceh, il nuovo governo si impegna per la pacificazione sociale, la ricostruzione e la lotta alla corruzione

giovedì, 1 febbraio 2007

Banda Aceh (Agenzia Fides) - A quasi due mesi dalle elezioni del dicembre 2006, la popolazione della travagliata provincia di Aceh, nel Nord dell’isola di Sumatra, inizia a vedere evoluzioni positive e a nutrire nuove speranze per il loro futuro.
Con lo storico voto che ha sancito le prime elezioni libere dopo 30 anni di guerra civile e all’indomani della catastrofe dello tsunami, è salito al governo della provincia Yusuf Irwandi, 46 anni, uno dei leader del GAM (“Free Aceh Movement”) il movimento guerrigliero che per anni si era scontrato con Giacarta, chiedendo maggiore autonomia.
Due anni fa Irwandi era riuscito a stipulare un accordo con il governo indonesiano, che prevedeva il disarmo delle milizie del GAM, in cambio del ritiro delle truppe dell’esercito indonesiano dalla provincia. Nel trattato di pace firmato il 15 agosto 2005, il Gam riuscì a strappare a Giacarta libere elezioni, l'autonomia, e la possibilità di godere del 70% per cento dei proventi derivanti dallo sfruttamento del sottosuolo.
Oggi la regione gode dell’evoluzione positiva della situazione e la popolazione inizia a gustare la pace sociale, una vita senza minacce e paure, la stabilità necessaria per poter abitare la propria casa, condurre il proprio lavoro, vivere nella propria famiglia, costruire il futuro dei figli, senza l’incubo della guerra.
“Dopo le elezioni, la situazione pacificata per ora sembra garantire il processo di ricostruzione”, ha notato un esponente del Jesuit Refugees Service, impegnato per anni nell’assistenza alle migliaia di sfollati interni causati dal conflitto. “Oggi dobbiamo concentrarci nell’assistere le comunità locali per far sì che riescano a costruire la propria identità, la società, il loro futuro”. La ricostruzione, dunque, da un alto riguarderà le strutture e le infrastrutture (case, scuole, strade, palazzi pubblici etc); dall’altro toccherà il morale, la mentalità, la psicologia della popolazione, traumatizzata da anni di conflitto: la gente deve riacquistare fiducia in sè, ritrovare spirito di iniziativa, avviare nuova attività economiche per rimettere in moto l’economia locale.
Uno dei punti su cui il nuovo governo si è impegnato è la lotta alla corruzione: i progetti di ricostruzione, i fondi pubblici saranno gestiti con meccanismi di trasparenza e di controllo che dovranno garantire l’effettiva destinazione dei finanziamenti e l’effettivo conseguimento dei risultato prefissati. (PA)(Agenzia Fides 1/2/2007 righe 28 parole 289)


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