AFRICA/CONGO RD - L’accordo con il generale ribelle Nkunda apre la via per il soccorso alla popolazione civile stremata da anni di saccheggi

sabato, 20 gennaio 2007

Kinshasa (Agenzia Fides)-Centinaia di migliaia di rifugiati e di sfollati potranno tornare nei loro villaggi natali nel nord Kivu (est della Repubblica Democratica del Congo), grazie all’accordo raggiunto tra il governo di Kinshasa e il generale Laurent Nkunda, leader della principale fazione ribelle della zona.
Laurent Nkunda è al comando di due brigate ribelli dell’esercito unificato congolese, nato dopo gli accordi di pace del 2003. È inseguito da un mandato di cattura internazionale per crimini di guerra.
Le forze di Nkunda hanno ripetutamente vanificato gli sforzi del governo centrale di riportare la pace e l'autorità del governo di Kinshasa nelle regioni orientali del Paese , dove milizie di diversa estrazione hanno continuato a massacrare, rapinare e violentare civili anche dopo la fine della guerra civile del 1998-2003.
In base all’accordo mediato dal Rwanda, i soldati di Nkunda verranno reintegrati nell’esercito regolare congolese, mentre il generale ribelle, in cambio del ritiro delle accuse nei suoi confronti, ha accettato di andare in esilio, probabilmente in Sudafrica.
Secondo un portavoce militare delle Nazioni Unite il processo di reintegro dei soldati di Nkunda nei ranghi delle forze armate regolari nella provincia del Nord Kivu è stato avviato lo scorso 18 gennaio.
L’accordo prevede anche l’accesso delle organizzazioni umanitarie alle zone controllate dagli ex ribelli per dare aiuto alle popolazioni stremate da anni di guerre e saccheggi e per assistere le decine di migliaia di persone che erano stata costrette a fuggire in Uganda. (L.M.) (Agenzia Fides 20/1/2007 righe 26 parole 267)


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