ASIA/BANGLADESH - “La situazione sociale e politica è fluida. Il paese ha bisogno di riconciliazione e di uno sforzo nel settore dell’istruzione”: le riflessioni di un missionario Saveriano

venerdì, 19 gennaio 2007

Dacca (Agenzia Fides) - “Viviamo nell’incertezza che si prevede durerà ancora alcuni mesi, fino alle elezioni, non ancora fissate. La situazione sociale è molto fluida. Lo stato di emergenza perdura, come il governo transitorio, e c’è ancora tensione in un paese che appare polarizzato in due schieramenti. Ma la gente comune desidera la pace, il lavoro”. E’ quanto afferma in un colloquio con l’Agenzia Fides p. Silvano Garello, missionario Saveriano in Bangladesh, descrivendo la crisi politica che si teme possa paralizzare le attività economiche, penalizzando ulteriormente uno dei paesi più poveri al mondo.
La crisi è stata innescata dallo scontro fra le due coalizioni principali, in vista delle elezioni generali: quella del Partito nazionalista di Khaleda Zia e la “Awami League”, con a capo Hasina Wajed. Il voto era stato in un primo tempo fissato per gennaio. Ma la Awami League ha accusato il governo transitorio (incaricato di condurre il paese fino alle elezioni) di brogli e ha ritirato tutti i propri candidanti, destabilizzando la situazione. Dopo manifestazioni di protesta, il governo ha proclamato lo stato di emergenza e rimandato il voto a data da destinarsi.
P. Garello nota che la polarizzazione del paese nuoce a tutti i livelli: “La nazione avrebbe bisogno di un cammino più profondo e autentico di riconciliazione, a partire dalle fratture della guerra civile, al tempo del distacco dal Pakistan. Oggi gli schieramenti politici sembrano ispirati a bandiere ideologiche e a un desiderio di potere: mancano invece di chiare proposte politiche e sociali che li identifichino”.
“Il paese - continua il Saveriano - ha bisogno di riforme e progetti, soprattutto di investimenti nell’istruzione. Altrimenti continuerà l’emorragia dell’emigrazione, di gente non qualificata che cerca fortuna all’estero. Occorre un governo che lavori sodo per condurre il paese sulla strada dello sviluppo economico, sociale e culturale”.
Dalla Chiesa p. Garello si attende “più impegno nel campo, decisivo, dell’educazione. Occorre uscire dalla logica dell’essere minoranza e incoraggiare le forze sane della società civile, con un’opera di animazione del laicato cristiano, perché possa dare un contributo alla nazione”.
Sembra invece rientrato, almeno per il momento, l’allarme sul radicalismo islamico: “Le spinte radicali islamiche sono state per ora neutralizzate, anche se esistono ancora sparuti gruppi violenti. Ma il Bangladesh ha una popolazione che per natura è tollerante e pacifica. Una popolazione giovane e laboriosa. Questo fa ben sperare per il futuro”. (PA) (Agenzia Fides 19/1/2007righe 31 parole 312)


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