AFRICA - I Paesi africani guardano con crescente interesse alle applicazioni dell’energia nucleare

martedì, 16 gennaio 2007

Roma (Agenzia Fides)- I Paesi africani sono sempre più interessati all’utilizzo della tecnologia nucleare per risolvere i loro problemi energetici e di sviluppo. È quanto emerso dalla recente Conferenza che si è tenuta ad Algeri (9-10 gennaio) dedicata all’utilizzazione del nucleare in Africa, a cui hanno partecipato delegati provenienti da 45 Paesi del continente.
Oltre che per la produzione di energia elettrica, i Paesi africani desiderano utilizzare le tecnologie nucleari in campo agricolo, industriale, medico - sanitario (soprattutto per la lotta per la pandemia quali la malaria) e nella gestione delle risorse idriche.
Rivolgendosi ai partecipanti al Convegno, Mohammed ElBaradei, Direttore dell’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica (AIEA) ha ricordato i vantaggi offerti dalle tecnologie nucleari, ma ha anche invitato i Paesi africani alla prudenza, perché il confine tra il nucleare civile e quello militare è molto labile.
L’Africa è l’unico continente (se si eccettua l’Antartide) privo di armi nucleari, dopo che il Sudafrica ha smantellato sul finire del regime dell’Apartheid il suo piccolo arsenale atomico (costituito nonostante l’embargo internazionale) e ha smantellato le attrezzature per l’arricchimento dell’uranio.
Di fronte all’aumento del prezzo del petrolio e guardando alla prospettiva del progressivo esaurimento delle fonti di idrocarburi, diversi Stati africani sembrano interessati ad adottare l’opzione nucleare per far fronte alle proprie esigenze energetiche. Si tratta di una tendenza che si riscontra anche in altre parti del mondo, dall’Europa all’Asia, passando per le Americhe, ma che pone seri interrogativi, sia in campo ecologico sia per la possibile diffusione di armamenti nucleari.
Al momento l’ unica centrale nucleare esistente nel continente è quella di Città del Capo in Sudafrica (che ha due reattori nucleari per la produzione di energia elettrica), alla quale si aggiungono reattori di ricerca in Egitto, Libia, Algeria, Nigeria, Ghana, Repubblica Democratica del Congo, Marocco e Sudafrica. Alcuni Paesi africani hanno espresso l’intenzione di dotarsi della tecnologia per l’arricchimento dell’uranio e di utilizzare l’energia nucleare per produrre acqua potabile da quella di mare. Le più importanti miniere di uranio africane si trovano nella Repubblica Democratica del Congo, in Niger, nel Gabon e in Sudafrica. (L.M.) (Agenzia Fides 16/1/2007 righe 32 parole 360)


Condividi: