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Città del Vaticano (Agenzia Fides) - Nella festa del Battesimo del Signore, domenica 7 gennaio, dopo aver celebrato la Santa Messa nella Cappella Sistina durante la quale ha amministrato il sacramento del Battesimo a 13 neonati, il Santo Padre Benedetto XVI si è affacciato come di consueto a mezzogiorno alla finestra del suo studio per la recita dell’Angelus. Nel discorso che ha preceduto la preghiera mariana, il Papa ha sottolineato come “il Battesimo di Gesù al Giordano è ricordato e posto in evidenza, sia pure in grado diverso, da tutti gli Evangelisti” in quanto “la comunità apostolica lo riteneva molto importante, non solo perché in quella circostanza, per la prima volta nella storia, c’era stata la manifestazione del mistero trinitario in maniera chiara e completa, ma anche perché da quell’evento aveva avuto inizio il ministero pubblico di Gesù sulle strade della Palestina”. Il Battesimo di Gesù nell’acqua del Giordano anticipa il suo battesimo di sangue sulla Croce, “ed è simbolo anche dell’intera attività sacramentale con cui il Redentore attuerà la salvezza dell’umanità”.
Quindi il Santo Padre ha messo in evidenza la correlazione esistente tra il Battesimo di Cristo ed il nostro Battesimo: “in esso noi siamo inseriti nel Corpo mistico di Cristo, che è la Chiesa, moriamo e risorgiamo con Lui, ci rivestiamo di Lui… L’impegno che scaturisce dal Battesimo è pertanto quello di "ascoltare" Gesù: credere cioè in Lui e seguirlo docilmente facendo la sua volontà, la volontà di Dio. E’ in questo modo che ciascuno può tendere alla santità, una meta che, come ha ricordato il Concilio Vaticano II, costituisce la vocazione di tutti i battezzati”. Infine Benedetto XVI ha invocato l’intercessione della Vergine Maria, affinché ci aiuti “ad essere sempre fedeli al nostro Battesimo”. (S.L.) (Agenzia Fides 8/1/2007; righe 19, parole 286)
