AFRICA/LIBERIA - SPARATORIA TRA LA SCORTA DEL CAPO DEL LURD E I MILIZIANI DELL’EX PRESIDENTE TAYLOR. ATTESA PER IL DISPIEGAMENTO DI 15MILA CASCHI BLU IN TUTTO IL TERRITORIO NAZIONALE

giovedì, 2 ottobre 2003

Monrovia (Agenzia Fides)-Sono continuati per tutta la notte gli scontri tra i guerriglieri dei LURD (Liberiani Uniti per la Riconciliazione e la Democrazia) e i sostenitori dell’ex Presidente Charles Taylor, scoppiati ieri a Monrovia, capitale della Liberia. Lo riferisce all’Agenzia Fides p. Mauro Armanino, Provinciale SMA, che aggiunge “anche questa mattina si odono spari in alcuni quartieri. La città è ripiombata nell’incertezza e nell’insicurezza, come si può vedere dal numero limitato di persone e automobili in circolazione”
Gli scontri sono scoppiati quando il capo del LURD, Sekou Conneh, si è recato a Monrovia per incontrarsi con il Presidente ad interim, Moses Blah. Una volta arrivata in città la scorta di Conneh ha iniziato a cantare slogan provocatori. Nel giro di pochi istanti si è radunata una folla minacciosa che ha intonato slogan e canti contro il capo del LURD e poi ha cominciato una fitta sassaiola, degenerata in una sparatoria, che ha provocato almeno 3 morti. Tra i dimostrati vi erano alcuni miliziani di Taylor che hanno ingaggiato una vera e propria battaglia durata tutta la notte. Conneh è tornata al suo quartiere generale senza aver incontrato il Presidente Blah.
“In fondo episodi come questi non sono del tutto inaspettati” dice p. Armanino “proprio in questi giorni sta avvenendo il passaggio di consegne tra i militari della forza di pace africana (ECOMIL) e i caschi blu delle Nazioni Unite; è quasi fisiologico che in un momento delicato come questo si creino delle tensioni. Vi sono poi quelli che approfittano della situazione, come i banditi che, durante la sparatoria della notte, hanno depredato quel poco che è rimasto in una città stramata da mesi di combattimenti.”
Sulle prospettive future, il missionario è prudente: “dopo quello che è avvenuto ieri, è ancora presto per fare previsioni. Attendiamo che i 15mila caschi blu delle Nazioni Unite si siano dispiegati su tutto il territorio liberiano e che venga formato un governo di unità nazionale. Il 14 ottobre, infatti, scade il mandato del governo ad interim del Presidente Blah e dovrebbe insediarsi un nuovo esecutivo rappresentativo di tutte le componenti del paese.”
Nel frattempo la situazione umanitaria rimane grave e solo la presenza delle Organizzazione Non Governative impedisce che si crei un’enorme tragedia. “L’insicurezza che ancora domina alcune regioni del paese costringe ancora migliaia di persone alla fuga” dice p. Armanino. “I campi profughi sono pieni di gente, soprattutto donne e bambini, che dipendono in tutto dall’aiuto internazionale”.
(L.M.) (Agenzia Fides 2/10/2003 righe 35 parole 431)


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