AFRICA/SOMALIA - Nuovi pesanti combattimenti nei pressi della sede del governo di transizione, mentre aumenta il flusso di rifugiati somali

giovedì, 21 dicembre 2006

Mogadiscio (Agenzia Fides)- Pesanti combattimenti sono in corso nei pressi di Dinsoor, a 100 km da Baidoa, la sede del governo di transizione somalo. Secondo fonti locali gli scontri oppongono le milizie della Corti somale, che controllano Mogadiscio, e quelle del governo di transizione, appoggiate da truppe etiopiche, e vedono l’impiego di artiglieria pesante.
I combattimenti sono scoppiati mentre l’inviato della Unione Europea, Louis Michel, sta facendo la spola tra Somalia e Yemen per cercare una mediazione tra le parti. Nella tarda serata di ieri, 20 dicembre, Michel aveva dichiarato che il governo di transizione e le Corti avevano accettato di riprendere i negoziati senza porre condizioni preliminari.
Le dichiarazioni di uno dei leader delle Corti islamiche (“Siamo in guerra con l’Etiopia non con il governo”) accrescono il timore di un conflitto regionale, esteso all’intero Corno d’Africa. La settimana scorsa la dirigenza di Mogadiscio aveva lanciato un ultimatum con il quale si minacciava l’Etiopia di guerra aperta se le truppe etiopiche non avessero lasciato la Somalia entro 7 giorni (vedi Fides 12 dicembre 2006).
Il deteriorarsi delle condizioni di sicurezza costringe un numero crescente di somali a cercare rifugio in Etiopia. Secondo alcune testimonianze il flusso di rifugiati è di almeno 150 persone al giorno che varcano il confine tra i due Paesi. La maggior parte di questi hanno trovato rifugio nello Stato somalo delle Federazione Etiopica, che confina con la Somalia ed è abitato da popolazioni di origine somala. Attualmente l’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati gestisce un solo campo per i somali rifugiatisi in Etiopia, che accoglie oltre 16mila persone. (L.M.) (Agenzia Fides 21/12/2006 righe 25 parole 289)


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