VATICANO - In cammino verso Natale: Cristo annunciato dalle Scritture - Annuncio e realizzazione (XI)

giovedì, 21 dicembre 2006

Città del Vaticano (Agenzia Fides) - “Io sono colui che sono” - “Io sono”. Sulla montagna di Dio, l’Oreb, Mosè ha la visione del roveto ardente (Esodo capitolo III) e ascolta la parola di Dio che lo manda presso il Faraone per far uscire Israele dall’Egitto… Mosè risponde: “Ecco, io arrivo dagli Israeliti e dico loro: Il Dio dei vostri padri mi ha mandato a voi. Ma mi diranno: Come si chiama? E io cosa risponderò loro? Dio disse a Mosè: “Io sono colui che sono”. Poi disse: “Dirai agli Israeliti: Io-sono mi ha mandato a voi” (versetti 13-14).
A più riprese, Gesù riprenderà questo preciso termine rivelatore, unicamente nel Vangelo di Giovanni, senza mai dire: “Io sono il Figlio di Dio” …se infatti non credete che Io-sono, morirete nei vostri peccati” (Giovanni 8, 24). “Quando avrete innalzato il Figlio dell’uomo, allora saprete che Io-sono…” (Giovanni 8, 28). “Prima che Abramo fosse, Io-sono” (Giovanni 8, 58). Durante l’Ultima Cena, nel momento della lavanda dei piedi, Gesù dichiara: «Ve lo dico fin da ora, prima che accada, perché, quando sarà avvenuto, crediate che Io-sono” (Giovanni 13, 19). (J.M.) (Agenzia Fides 21/12/2006, righe 12, parole 186)


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