ASIA/FILIPPINE - Vescovi e fedeli a difesa della Costituzione, della democrazia, della trasparenza e dei valori morali

venerdì, 15 dicembre 2006

Manila (Agenzia Fides) - Sarà una giornata di mobilitazione nazionale quella di domenica 17 dicembre: i Vescovi filippini hanno indetto una grande manifestazione nazionale nel Luneta Park di Manila, in difesa dei valori della Costituzione, in difesa della democrazia e della trasparenza nell’agire politico. La Chiesa Filippina è intervenuta con chiarezza nel mezzo di un dibattito politico-istituzionale che da mesi sta agitando la nazione. Al centro del dibattito, la proposta di cambiare la Carta Costituzionale delle Filippine e il tentativo di dare un nuovo assetto istituzionale al paese.
Le variazioni sono promosse dal partito politico del Lakas, a cui appartiene la Presidente in carica Gloria Macapagal Arroyo. Il partito ha messo in atto una manovra per poter emendare la Costituzione solo attraverso decisioni della Camera dei Rappresentanti (uno dei due rami del Parlamento, in cui il Lakas ha la maggioranza assoluta), senza il consenso del Senato e senza il voto popolare. La Camera ha infatti approvato una risoluzione che cambia le regole vigenti e trasforma se stessa in una Assemblea Costituente.
La Chiesa e numerose associazioni della società civile hanno protestato contro questa mozione, chiedendo invece la formazione di una nuova Assemblea Costituente, eletta per l’occasione e formata da politici, accademici, esponenti della società civile, giuristi.
A quello che è stato percepito dall’opinione pubblica come “un colpo di mano” della Camera, hanno reagito molte organizzazioni e comunità religiose. I Vescovi hanno indetto la manifestazione del 17 dicembre, a cui partecipano anche movimenti sindacali e studenteschi, organizzazioni laiche, associazioni religiose e civili, per una partecipazione che si stima sarà di almeno 500mila persone.
Nel messaggio per questa Giornata di mobilitazione, Mons. Angel Lagdameo, Presidente della Conferenza Episcopale, afferma: “Crediamo che cambiare le regole e trasformare la Camera in una Assemblea Costituente, senza l’assenso del Senato, sia un atto vergognoso di manipolazione e un atto di auto-tutela da parte dei promotori dei cambiamenti della Carta”, definendo la mossa della Camera “fraudolentemente illegittima a scandalosamente immorale”. L’invito a scendere in piazza rappresenta, allora, “una chiamata a purificare la ragione, un risveglio dei valori morali, per costruire una società giusta e ordinata”.
“Non abbassiamo la guardia e non siamo compiacenti”, ha esortato Mons. Teodoro Bacani, Vescovo emerito di Calookan, rivolgendosi a tutti i fedeli sulle onde di Radio Veritas. “La prima prova di un governo corrotto è il continuo insistere sul cambiamento della Costituzione”, ha aggiunto Mons. Socrates Villegas, Vescovo di Balanga.
(PA) (Agenzia Fides 15/12/2006 righe 32 parole 320)


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