AMERICA/BOLIVIA - Il Presidente della Repubblica ed il Presidente della Conferenza Episcopale hanno firmato un accordo che garantisce, per il momento, la continuità del funzionamento delle scuole gestite dalla Chiesa

giovedì, 7 dicembre 2006

Santa Cruz (Agenzia Fides) - Il Presidente della Repubblica di Bolivia, Evo Morales, insieme al Vicepresidente, Álvaro García Linera, ed all’Arcivescovo di Santa Cruz de la Sierra e Presidente della Conferenza Episcopale Boliviana (CEB), il Cardinale Julio Terrazas, hanno firmato un accordo tra la Chiesa ed il governo che assicura, per il momento, la continuità del funzionamento delle scuole gestite dalla CEB. A tale accordo si è giunti dopo vari mesi di incertezza a seguito del nuovo disegno di legge sull'Educazione Boliviana, secondo il quale lo Stato sarebbe l’unico responsabile dell'educazione nazionale, oltre a propugnare un'educazione laica che porrebbe fine al "monopolio religioso" della Chiesa in questo campo (vedi Fides 21/7/2006 e 12/10/2006). Alla firma dell’atto era presente anche Mons. Jesús Juarez, Vescovo de L'Alto.
L'accordo garantisce la continuità delle scuole gestite dalla Chiesa cattolica fino a quando non sarà approvata la nuova normativa dall'Assemblea Costituente. Da parte sua, il Card. Terrazas si è espresso fiducioso dal momento che la firma del patto darà tranquillità a migliaia di docenti e di alunni che lavorano e studiano in questi centri educativi. Le scuole gestite dalla Chiesa sono circa 1.500 in tutto il paese: sono state costruite con l’apporto della Chiesa e gli insegnanti vengono pagati dallo Stato boliviano. L'inquietudine del personale e degli studenti è cresciuta a metà di questo anno, quando il Governo ha accusato la gerarchia cattolica di agire come l'Inquisizione, per aver rifiutato il progetto di imporre una educazione laica.
Da parte sua, la Commissione Episcopale per l’Educazione ha pubblicato un documento in cui afferma che l'educazione è basata fondamentalmente sulla dignità, sui diritti e l'etica di ogni persona. Tra questi sottolinea in primo luogo la persona, la sua dignità e i suoi diritti familiari, comunitari e sociali. Inoltre si ribadisce che i genitori sono i primi educatori e hanno il dovere di educare i propri figli. Un altro principio importante è che l'educazione e la libertà di insegnamento sono diritti umani fondamentali ed un bene pubblico che la Società Civile e lo Stato hanno l’obbligo di garantire. Le diverse realtà educative fanno parte essenziale del Sistema Educativo Nazionale e, come tali, garantiscono servizi di educazione non esclusiva, competente e di eccellenza per tutti i boliviani. Si riconosce e si accorda priorità, inoltre, alla formazione nei valori della Religione, dell’Etica e della Morale come componenti essenziali del Curriculum scolastico. (RG) (Agenzia Fides 7/12/2006; righe 28, parole 391)


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