AMERICA/ARGENTINA - “Nessun fine può giustificare un intervento che produca la morte e l’eliminazione di un essere umano”: dichiarazione dell'Istituto di Bioetica riguardo al Disegno di legge che prevede la somministrazione gratuita della pillola del giorno dopo

giovedì, 7 dicembre 2006

Buenos Aires (Agenzia Fides) - Mentre la Camera dei Deputati della Nazione discute un disegno di legge per obbligare “a somministrare in forma gratuita la pillola contraccettiva di emergenza”, l'Istituto di Bioetica della Facoltà di Scienze Mediche della Pontificia Università Cattolica Argentina, ha emesso una dichiarazione nella quale offre una serie di considerazioni legislative, scientifiche ed antropologiche per respingere questa iniziativa, lanciando un appello ai governanti perchè considerino “come un valore prezioso la vita e la libertà responsabile di tutti".
Si afferma in primo luogo che il tema della cosiddetta “pillola del giorno dopo” è stato affrontato senza un vero dibattito responsabile, come è successo in altri paesi. Ricordano inoltre che "la dignità della persona ed il suo inviolabile e non negoziabile diritto alla vita necessitano di essere riconosciute e tutelate dal diritto positivo". Perciò l'Istituto di Bioetica dell'Università Cattolica Argentina, insieme a molte altre realtà “che riconoscono, scientificamente ed eticamente, il diritto alla vita come un diritto primario” chiede agli esperti del diritto ed ai legislatori di elaborare norme giuridiche “in accordo alla verità dell'uomo ed a tutela della sua libertà, che non può esistere se non si rispetta ogni vita e tutta la vita”.
Inoltre affermano che “l'embrione umano è un soggetto umano vivo, è un individuo umano, esistente, con un'identità ben definita, differente dal padre e dalla madre. Come tale ha diritto alla sua propria vita e di conseguenza qualunque intervento che non sia a suo favore, viola il suo diritto alla vita”. In questo senso “nessun fine, anche che si suppone da considerare buono, può giustificare un intervento che produca la morte e l’eliminazione di un essere umano”.
“La donna e tutti i cittadini - conclude il testo - hanno il diritto di conoscere tutti i meccanismi possibili di azione della ‘pillola del giorno dopo’ per mezzo di un'informazione chiara ed obiettiva, affinché possano decidere con piena conoscenza e retta coscienza, sulla condotta da seguire di fronte a questo farmaco”. (RG) (Agenzia Fides 7/12/2006; righe 23, parole 331)


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