ASIA/IRAQ - OMS: ALLARME PER LA SANITÀ. OSPEDALI SACCHEGGIATI, MANCANZA DI LUCE E ACQUA, CENTINAIA DI FERITI, ALTO RISCHIO EPIDEMIE

venerdì, 11 aprile 2003

Amman (Agenzia Fides) – “Siamo molto preoccupati. Se non ci permetteranno entro pochi giorni di raggiungere Baghdad con personale medico, farmaci, materiale sanitario, la situazione di degrado produrrà centinaia di morti e aumenterà a dismisura il rischio di epidemie”: è l’allarme lanciato in un colloquio con l’Agenzia Fides dalla dott.ssa Fadela Chaib, dello staff dell’Organizzazione Mondiale per la Sanità (OMS) ad Amman, in Giordania, che tiene sotto stretta osservazione la situazione sanitaria in Iraq e coordina gli interventi di emergenza.
Attualmente la mancanza di ordine e sicurezza rende impossibile il lavoro dei medici negli ospedali e l’assistenza ai feriti. Spiega la Chaib: “Centinaia di ferirti mancano di cure mediche di base e rischiano di morire. Gli ospedali di Baghdad sono stati persino saccheggiati. Il Medical City Hospital della capitale sta esaurendo le poche riserve di acqua disponibili; l’ospedale Al Kindi è stato razziato. Se non si ristabilisce presto l’ordine si avrà un grave impatto dal punto di vista medico-sanitario sulla popolazione civile. La situazione si va deteriorando in fretta”.
Il personale dell’OMS a Baghdad (circa 300 persone fra medici e infermieri) in molti casi non riesce neanche a raggiungere gli ospedali: “Intanto noi qui ad Amman siamo pronti per consegnare velocemente tutto il materiale occorrente per organizzare un’assistenza medica di base, ma siamo in attesa di un via libera dai vertici militari anglo-americani”, spiega all’Agenzia Fides Fadela Chaib.
La situazione è molto grave a Baghdad e nelle città del Sud come Bassora soprattutto per la mancanza di acqua ed elettricità che rende impossibile il funzionamento degli ospedali. “La moria dei bambini – sottolinea la Chaib – è ancora altissima Al Nord invece la situazione è più tranquilla: almeno dal punto di vista medico si riesce a lavorare. Stiamo curando i feriti, soprattutto bambini”.
La responsabile dell’OMS conclude: “Chiediamo alle autorità militari inglesi e americani di preoccuparsi dei reali bisogni dei civili. Noi dell’OMS e dell’Onu stiamo pronti, ma non abbiamo ancora ricevuto il permesso di entrare in azione. Se vogliamo evitare una tragedia, è davvero urgente ripristinare un minimo di assistenza umanitaria e sanitaria per la popolazione”. (PA) (Agenzia Fides 11/4/2003 lines: 32 words: 358)


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