AMERICA/PERU’ - Far nascere un bambino sano è un trionfo per la vita e per l’uomo: l’impegno dell’Hogar San Camilo nella lotta contro l’Aids

martedì, 5 dicembre 2006

Lima (Agenzia Fides) - In Perú si calcola che ci siano 18 mila orfani a causa dell’aids. “Abbiamo celebrato la giornata mondiale di lotta contro l’aids, con i lavoratori, i volontari e gli stessi ammalati, ci siamo mossi per fare anche noi la nostra promessa come chiedeva lo slogan della giornata Tu y yo agamos la promesa…. Detengamos el Sida”. Padre Zeffirino Montin, responsabile dell’Hogar San Camilo di Lima a favore dei bambini e delle madri sieropositive, ha inviato a Fides un resoconto sull’attività del centro in occasione della ricorrenza internazionale del 1 dicembre appena passato.
“Per noi del Hogar San Camilo la promessa è nata dal lavoro che stiamo facendo dal 1997, dare il latte ai bambini che nascono da madri sieropositive, e dal nostro impegno per evitare la trasmissione verticale che stiamo portando avanti da maggio del 2004. Un gruppo di madri sieropositive, che hanno avuto bambini negativi, tutti i giorni si recano presso i centri di salute per cercare gestanti ed invitarle a fare l’esame della ‘prova rapida’. Se sono positive le invitano al programma del Hogar San Camilo Alumbrando una vida che si svolge tutte le settimane con la partecipazione del medico, dell’ostetrica, del nutrizionista e di alcune mamme volontarie.
La giornata è piena, tutti partecipano, perché sanno che far nascere un bambino sano, non solo senza il virus del HIV, è un trionfo per la vita e per l’uomo. Tutti desiderano partecipare, quelli che mi accompagnano da alcuni anni hanno visto troppa gente morire, e adesso che c’è la possibilitá di evitare l’infezione del virus, ci mettono tutto l’impegno - ha sottolineato Padre Zeffirino. E’ commovente vedere l’impegno di quanti sono impegnati, dei volontari e specialmente delle stesse mamme a cui sembra impossibile che da loro che sono malate possa nascere un bambino sano.
In un centro di salute - diceva una gestante - mi avevano invitato ad abortire perché il bambino sarebbe nato con il virus e, grazie al Hogar San Camilo, adesso posso tenere il bambino che desideravo tanto e sono sicura che nascerà sano, perché ci sto mettendo tutto l’amore che è in me e poi c’è l’amore del Signore.
Nel corso dell’incontro nazionale, quando ci è stato chiesto quale sarebbe stato l’impegno del Hogar San Camilo per quest’anno non abbiamo esitato a dire ‘Que nazcan niños sanos de madre HIV+’ (che nascano bambini sane da madri sieropositive).
L’anno scorso su 62 gestanti solo 2 bambini sono nati positivi in quanto siamo riusciti ad incontrarle alla trentesima settimana di gestazione, con una carica virale molto alta.”
I religiosi Camilliani hanno aperto una casa per bambini positivi ed orfani di genitori positivi ed un centro per gli adulti anche ad Arequipa. A Chaclacayo hanno comperato una casa per bambini HIV+ ed orfani.
(AP/ZM) (5/12/2006 Agenzia Fides; Righe:37; Parole:480)


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