AFRICA - Africa e America Meridionale per un’alleanza sud-sud di fronte alle sfide globali

lunedì, 4 dicembre 2006

Abuja (Agenzia Fides)- Un’alleanza sud-sud per lo sviluppo, una maggiore presenza dei Paesi di Africa e America Meridionale sulla scena internazionale e un rafforzamento della resistenza alle pressioni degli Stati occidentali. Sono queste la conclusione del primo vertice tra Africa e America del Sud che si è svolto ad Abija, capitale della Nigeria, a fine novembre. I partecipanti hanno adottato una dichiarazione, una risoluzione e il “piano d’azione di Abuja” che fornisce le linee guida per la collaborazione tra i due continenti.
La dichiarazione conclusiva del vertice sottolinea l’importanza della collaborazione dei due continenti su problematiche di interesse comune, come la riforma delle Nazioni Unite, i negoziati con l’Organizzazione del Commercio Mondiale, e l’operato delle istituzioni di giustizia in Africa e America Latina.
I rappresentanti africani e sudamericani hanno convenuto inoltre di lavorare insieme sulle questioni relative al mantenimento della pace, alla sicurezza e alla stabilità. A livello sociale ed economico la dichiarazione afferma la necessità di un maggiore impegno per aumentare la produzione di cibo e la sicurezza alimentare, di promuovere l’uso sostenibile delle risorse naturali, e allo stesso di creare infrastrutture e avviare nuove iniziative nel settore energetico e minerario per promuovere lo sviluppo. Un’altra area di interesse comune è quella del turismo, un settore chiave per diversi Paesi dei due continenti.
“L’Africa e l’America del Sud sono due ragioni con possibilità immense. Insieme rappresentiamo 1,2 miliardi di abitanti, abbiamo abbondanti terre coltivabili e vaste risorse minerarie. Questi fattori dovrebbero offrirci una posizione vantaggiosa nel contesto degli impegni multilaterali globali” ha affermato il Presidente nigeriano Obasanjo nel suo discorso di apertura del vertice.
L’80% delle materie prime del mondo si trovano in Africa e America Latina e sono spesso vendute a un prezzo imposto dagli acquirenti e non dai produttori. Una situazione che diversi Paesi africani e dell’America del Sud desiderano cambiare. (L.M.) (Agenzia Fides 4/12/2006 righe 30 parole 323)


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