AFRICA/CONGO BRAZZAVILLE - “Rispettate la legge”: nuovo intervento dei Vescovi congolesi sul caso dei due difensori dei diritti umani che chiedevano trasparenza sui proventi del petrolio accusati di frode

venerdì, 1 dicembre 2006

Brazzaville (Agenzia Fides)- I Vescovi locali esprimono “stupore e inquietudine” per la vicenda di due difensori dei diritti umani che si battevano per una maggiore trasparenza nella gestione delle risorse petrolifere della Repubblica del Congo/Brazzaville, arrestati con l’accusa di falso e abuso della buona fede. Si tratta di Brice Mackosso, Segretario permanente della Commissione “Giustizia e Pace” e di Christian Mounzeo, Presidente dell’associazione “Rencontre pour la Paix et les Droits de l’Homme”. Entrambi coordinavano la campagna “Pubblicate quanto pagate”. Si tratta di una campagna internazionale avviata nel 2002 per sollecitare le compagnie petrolifere a pubblicare quanto versano nelle casse dei Paesi dove operano in cambio del petrolio e del gas che estraggono.
“Dall’inizio della vicenda, il 6 aprile 2006 e dalla prima udienza pubblica il 13 giugno 2006, la Conferenza dei Vescovi del Congo osserva con stupore e inquietudine le numerose irregolarità nello svolgimento della procedura” si afferma in una dichiarazione della Conferenza Episcopale del Congo giunta all’Agenzia Fides.
La nuova presa di posizione dei Vescovi congolesi si aggiunge alla Dichiarazione del Consiglio Permanente della locale Conferenza Episcopale, il 10 aprile 2006 e a quelle delle Conferenze dei Vescovi della Francia e degli Stati Uniti, oltre che della Federazione protestante di Francia.
La vicenda prende avvio il 7 aprile di quest’anno quando le autorità congolesi arrestano i due attivisti dei diritti dell’uomo a Pointe Noire (la “capitale” dell’industria petrolifera locale) con l’accusa di aver stornato i fondi di un’associazione. Il 28 aprile sono rimessi in libertà provvisoria ma il 13 novembre sono di nuovo fermati dalla polizia. Un giudice ha però riconosciuto l’illegalità del fermo di polizia e i due esponenti sono di nuovo liberi.
Di fronte a questi fatti i Vescovi invitano le autorità “a rispettare le procedure giudiziarie che sono la garanzia di un processo giusto ed equo; ad assicurare in ogni circostanza l’integrità fisica e psichica di Brice Mackosso e di Christian Mounzeo; a prevenire ogni forma di rappresaglia nei loro confronti, individualmente o in associazione con altri difensori dei diritti dell’uomo”. (L.M.) (Agenzia Fides 1/12/2006 righe 33 parole 397)


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