AMERICA - L’immagine della Vergine di Guadalupe, “Madre di tutti gli emigranti”, visiterà l'Arcidiocesi di Los Ángeles per portare un messaggio di perdono, di solidarietà, di integrazione nel cammino verso la ricerca del bene comune

venerdì, 24 novembre 2006

Città del Messico (Agenzia Fides) - Nella cornice dei festeggiamenti dell'Anno Giubilare per il 475° anniversario delle apparizioni di Santa María di Guadalupe a Tepeyac, dal 1° al 3 dicembre è previsto un pellegrinaggio con le immagini pellegrine di Santa María di Guadalupe e di San Juan Diego nell'Arcidiocesi di Los Ángeles (California). La delegazione sarà guidata da Mons. Diego Monroy Ponce, Vicario Episcopale di Guadalupe e Rettore del Santuario. E’ prevista la partecipazione del Card. Roger Mahoney, Arcivescovo di Los Angeles. Al termine del pellegrinaggio ufficiale nell’Arcidiocesi, le immagini continueranno ad essere accolte nelle diverse comunità parrocchiali fino al 12 dicembre, festa della Madonna di Guadalupe, quando si concluderà il pellegrinaggio.
Il tema di questo 75º pellegrinaggio annuale che si realizza nella città di Los Angeles in onore della “Vergine Bruna” e a cui abitualmente partecipano migliaia di fedeli cattolici, sarà "Madre di tutti gli immigrati". In un momento storico nel quale le condizioni economiche e sociali del Continente favoriscono lo sfruttamento, l’emigrazione, la perdita di valori e la secolarizzazione, il messaggio dell'Avvenimento Guadalupano è tanto attuale oggi come nel 1531 e risuona con forza, richiamando al perdono, all'integrazione e alla solidarietà come strade per la ricerca del bene comune delle persone, delle famiglie e delle nazioni.
"Provvidenzialmente questa visita si realizza in un momento molto particolare per tanti nostri fratelli che vivono negli Stati Uniti d’America, i nostri fratelli emigrati” ha affermato Mons. Diego Monroy Ponce. "Il Papa Giovanni Paolo II - continua il Rettore del Santuario - ci dice nell'Esortazione apostolica ‘Ecclesia in America’ che l'apparizione di María all'indio Juan Diego sulla collina del Tepeyac, nell'anno 1531, ebbe una ripercussione decisiva per l'Evangelizzazione. Questo influsso va oltre i confini della nazione messicana, raggiungendo tutto il Continente. E l’America, che storicamente è stato ed è un crogiuolo di paesi, ha riconosciuto, 'nel volto meticcio della Vergine del Tepeyac, in Santa María di Guadalupe, un grande esempio di evangelizzazione perfettamente inculturata'. Per questo motivo, non solo nel Centro e nel Sud, ma anche nel Nord del Continente, la Vergine di Guadalupe è venerata come Regna di tutta l'America". La Vergine di Guadalupe venne infatti dichiarata Patrona di Città del Messico nel 1736, quindi nel 1757 il Papa Benedetto XIV la dichiarò Patrona della Nuova Spagna. Nel 1895 si celebrò l'incoronazione pontificia e alcuni anni dopo, nel 1910, Papa Pio X la dichiarò "Celestiale Patrona dell'America Latina". Nel 1945 Papa Pio XII la dichiarò Imperatrice delle Indie.
Nell'Arcidiocesi di Los Ángeles, il comitato arcidiocesano "Guadalupanos Unidos", ha organizzato una serie di conferenze a partire dal 24 novembre. Il 3 dicembre si svolgerà il pellegrinaggio Arcidiocesano cui parteciperanno anche le comunità etniche. È prevista una grande Celebrazione Eucaristica nello stadio East Angeles Community College. A partire da quel giorno, l'immagine pellegrina, insieme a quella di San Juan Diego, visiterà diverse comunità parrocchiali dell'Arcidiocesi, nelle quali si celebrerà una novena ed iniziative culturali, catechistiche e liturgiche, fino al 12 dicembre. (RG) (Agenzia Fides 24/11/2006; righe 37, parole 496)


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