AFRICA/KENYA - Biscotti ad alto contenuto energetico per le 200 mila vittime della più grave inondazione che ha colpito il Kenya dal 1997

mercoledì, 22 novembre 2006

Roma (Agenzia Fides) - E’ appena giunto a Nairobi un carico di quasi 100 tonnellate di biscotti ad alto contenuto energetico, distribuiti dal Programma Alimentare Mondiale (PAM) delle Nazioni Unite a centinaia di migliaia di vittime della più grave inondazione che ha colpito il Kenya dal 1997. Ulteriori 94 tonnellate di biscotti verranno inviate nella capitale del Kenya nei prossimi giorni per essere trasportate via terra e distribuite a Garissa, nella zona orientale del paese, e nei campi dei rifugiati di Dadaab.
Le inondazioni hanno reso impraticabili molte strade e alcuni dei camion noleggiati dal PAM sono bloccati nel fango.
Il PAM ha cibo nei propri depositi in Kenya, ma molti nel Nordest del paese sono stati costretti ad abbandonare le proprie case per gli allagamenti e non hanno legna per cucinare. Alcuni hanno anche perso tutti i loro averi compresi gli utensili da cucina. “In questa fase di transizione, i biscotti sono un elemento essenziale per l'alimentazione”, ha detto Burkard Oberle, Direttore dell'agenzia in Kenya.
Il quantitativo di aiuti alimentari dovrebbe essere sufficiente ad assistere per tre giorni circa 100.000 rifugiati nel campo di Dadaab e altri 100.000 kenioti colpiti dall'inondazione.
Oltre 78.000 rifugiati che vivono nei campi del Kenya orientale, per la maggior parte somali, hanno perso i loro averi quando l'11 novembre i fiumi sono straripati dopo giorni di piogge intense. Di recente, il PAM e la ONG Care sono riusciti a completare una distribuzione generalizzata di cibo sufficiente per 14 giorni nei campi rifugiati di Hagadera (55.000 persone) e Dagahaley (37.000 persone), vicino a Dadaab. PAM e Care hanno anche distribuito cibo sufficiente per 7 giorni al campo di Ifo, gran parte del quale è rimasto allagato per quasi una settimana. Quanti hanno perso le razioni settimanali di cibo a causa dell'inondazione, riceveranno i biscotti ad alto contenuto energetico. Le inondazioni hanno colpito il 90% dei 54mila rifugiati di Ifo; molti di loro hanno cercato riparo nelle zone più elevate costruendo ripari di fortuna con rami e teli. Si sono anche verificati guasti ai servizi igienici e gli operatori sanitari temono l'aumento dei casi di diarrea e di altre malattie provocate dall'acqua contaminata dai liquami.
Complessivamente le Nazioni Unite stimano in 1,8 milioni le persone colpite dalle inondazioni in Kenya, Somalia ed Etiopia. Le inondazioni seguono un periodo di siccità nella regione verificatasi all'inizio di quest'anno che ha causato la perdita di gran parte del bestiame e costretto milioni di persone a dipendere dagli aiuti alimentari e da altre forme di assistenza. Circa 200.000 kenioti del Nord e delle zone costiere, assistiti nel passato dal PAM, non possono essere raggiunti via terra. Questa fase di piogge intense dovrebbe terminare a dicembre, ma potrebbe prolungarsi fino a gennaio. (AP) (22/11/2006 Agenzie Fides; Righe:38; Parole:472)


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