Giampiero Forcesi - “DALLA PARTE DEGLI STUDENTI ESTERI” - La buona battaglia di don Remigio Musaragno - UCSEI (Ufficio Centrale Studenti Esteri in Italia)

mercoledì, 22 novembre 2006

Roma (Agenzia Fides) - “Il fatto è che non lascerà eredi. Questo ormai si può dire. Compie 80 anni, don Remigio, ed eredi non ce ne sono. E, a pensarci bene, non ce ne potrebbero essere. Successori, certo, sì, e magari bravi. Le "opere" di don Remigio, infatti, probabilmente proseguiranno anche quando lui si ritirerà definitivamente. Certo, proseguirà il Centro Giovanni XXIII, così prezioso nel suo accogliere, nel cuore di Roma, fino a 170 studenti per anno. Ed è auspicabile che proseguirà anche l'Ufficio centrale studenti esteri, l’Ucsei, con il suo servizio sociale che aiuta economicamente gli studenti in difficoltà e con il suo settore di animazione culturale che cerca di valorizzare la presenza in Italia degli studenti esteri e di consentire a loro di essere, un domani, uomini e donne di cerniera tra il loro e il nostro paese, affinché ci sia più amicizia tra i popoli e dunque più cooperazione e più giustizia. Ma lo spirito delle sue "opere" potrà essere lo stesso? E' ben difficile, a meno che non sia lo Spirito a prendersi cura dell'eredità di don Remigio. Quanto a lui, che dire? L'impressione è che si sia sentito, con buon senso evangelico, un servo mutile, e che dunque abbia pensato che non valesse così tanto la pena di preservare e tramandare ciò che andava compiendo. L'impressione è che si sia sentito, anche qui con intelligenza evangelica, un seme, un lievito; e dunque ora egli è tranquillo e ha fiducia che, da quanto è stato seminato e impastato, potranno venire altri frutti, altri sviluppi; non importa sapere quali e come”.
(dalla introduzione di Giampiero Forcesi). (S.L.) (Agenzia Fides 22/11/2006 - Righe 17; Parole 279)


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