AMERICA/ARGENTINA - L'Argentina aderisce al Protocollo CEDAW: secondo i Vescovi così si apre la porta alla depenalizzazione dell'aborto e si mette a rischio la sovranità del paese

lunedì, 20 novembre 2006

Buenos Aires (Agenzia Fides) - La Camera dei Deputati Argentina ha approvato venerdì 17 novembre l'adesione al Protocollo Facoltativo della Convenzione sull'Eliminazione di tutte Forme di Discriminazione contro la Donna (CEDAW), che secondo la Chiesa aprirà le porte alla legalizzazione dell'aborto nel paese. La votazione è stata di 116 voti a favore, 30 contrari e 3 astensioni. Il protocollo stabilisce tra le altre cose, l'obbligatorietà della diffusione dell’informazione sulla "contraccezione di emergenza" (art. 1), la distribuzione gratuita delle pillole contraccettive di emergenza (art.3), l'obbligatorietà di offrire informazioni sulla contraccezione di emergenza in caso di violenza (art. 4).
L'Episcopato argentino aveva lanciato numerosi appelli ed avvertenze sul CEDAW. Poco prima della sua approvazione, il Segretariato Nazionale per la Famiglia della Conferenza Episcopale aveva ancora messo in guardia sulle conseguenze dell'adesione al protocollo, considerandolo come “la porta per la depenalizzazione dell'aborto” e motivo per cui viene messa a rischio la sovranità del paese. Inoltre il Segretariato ha lanciato l’allarme sull'imminente discussione di un disegno di legge che autorizza ed obbliga la distribuzione gratuita della cosiddetta “pillola del giorno dopo” o “anticoncezionale di emergenza”, la quale non ha altro effetto che quello di “uccidere l'essere umano appena concepito”.
Il Segretariato ha chiamato i deputati a riflettere sull'inviolabilità del diritto alla vita fin dal momento del concepimento, garantito dalla Costituzione, ricordando che nessuna legge nazionale può abrogare i diritti riconosciuti dalla Costituzione della Repubblica e che il Protocollo Facoltativo, come indica il suo stesso nome, è facoltativo e pertanto non ci sono necessità né convenienze a sottoscriverlo. Anche la Facoltà di Diritto, l'Istituto per il Matrimonio e la Famiglia e l'Istituto di Bioetica dell'Università Cattolica Argentina hanno emesso un comunicato “davanti ad un protocollo che non promuove la donna”, ricordando che "la promozione della dignità della donna deve essere un obiettivo prioritario delle politiche pubbliche ed implica l'esaltazione della donna in tutte le sue dimensioni". (RG) (Agenzia Fides 20/11/2006; righe 25, parole 319)


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