EUROPA/ITALIA - Giornata internazionale dell'infanzia: non dimentichiamo i diritti dei più piccoli

lunedì, 20 novembre 2006

Roma (Agenzia Fides) - In Italia ci sono quasi 10 milioni fra bambini ed adolescenti. Più di 6.000 bambini sono soli e sempre più spesso coinvolti in fenomeni di sfruttamento, abuso, devianza. Il 17% della nostra infanzia è povera. Nelle regioni meridionali è povero un bambino ogni tre. Secondo l'Istat, sono indigenti 1.718.000 under 17. Il 73,2% di questi vive al sud. Fra i bambini, i più poveri sono quelli che appartengono alla fascia 0-5 anni con una percentuale del 17,8% (al sud quasi il doppio, 32,5%).
Per far fronte al diritto alla salute, alla scuola, all’uguaglianza, alla protezione, il diritto di essere riunito alla propria famiglia, al diritto a crescere in maniera sana e felice, nel 1997 è stata istituita la Giornata nazionale per i diritti dell'infanzia e dell'adolescenza, celebrata il 20 novembre di ogni anno, nella ricorrenza della firma, nel 1989, della Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti del fanciullo.
Tuttavia la strada da fare è ancora molta e diversi sono i settori nei quali bisogna urgentemente intervenire a tutela dei bambini. In riferimento alla detenzione dei minori, Padre Lluís Magriñà SJ, Direttore del Servizio Gesuita per i Rifugiati (JRS) ha detto che “la detenzione è intrinsecamente sbagliata, ma quella dei minori, intesa come alternativa al conflitto, alla persecuzione e alla povertà estrema, è inumana. Sedici anni dopo la bozza della Convenzione sui diritti del fanciullo, il JRS ha fatto appello ai diversi stati perché siano rispettati, senza alcuna riserva, tutti i diritti stabiliti nella Convenzione. Ma tale diritto non è assoluto. Gli stati non sono autorizzati a servirsi della detenzione quale misura deterrente, ma ad essi spetta il preciso dovere di avere cura dei minori all'interno della propria giurisdizione, e sono tenuti a cercare alternative alla detenzione.
In uno studio delle Nazioni Unite pubblicato nell'agosto di quest'anno è stata sollecitata l'elaborazione, assolutamente prioritaria, di alternative di impostazione comunitaria alla detenzione dei minori, salvo nei casi in cui il minore costituisca un reale pericolo per gli altri. I centri di detenzione non possono offrire ai minori un ambiente che favorisca un sano sviluppo. Il permanere dei minori in condizioni spesso degradanti o di pericolo, insieme ad adulti, separati dai propri genitori, senza accesso all'istruzione o a luoghi di svago, non è mai nel loro migliore interesse.
Tra le diverse iniziative, l’Unicef Italia, in occasione di questa data, lancia un appello per i diritti di milioni di bambini e adolescenti ancora negati nel mondo, anche a causa dell'Aids che ne uccide uno ogni minuto. Nel mondo sono più di 2 milioni i bambini sieropositivi e 15,2 milioni gli orfani che hanno perso almeno un genitore a causa dell’Hiv. Ogni anno 600 mila contraggono il virus e 380 mila muoiono a causa dell’Hiv/Aids. (AP) (20/11/2006 Agenzia Fides; Righe:36; Parole:473)


Condividi: