AMERICA/CILE - Appello dei Vescovi a risvegliare la coscienza morale e sociale, a rinnovare l’impegno per costruire una nazione più giusta ed a volgere lo sguardo ed il cuore verso Dio

sabato, 18 novembre 2006

Santiago (Agenzia Fides) - I Vescovi Cileni al termine della loro Assemblea Plenaria, celebrata dal 13 al 17 novembre, hanno inviato un messaggio a tutti i fedeli per risvegliare la coscienza morale e sociale, invitando a contribuire alla costruzione di un paese più giusto e trasparente, grato a Dio del dono della vita.
In primo luogo i Vescovi affermano che esistono molte luci e molte ombre nel paese, e manifestano la loro preoccupazione perché "alcune correnti estranee alla nostra cultura cercano di allontanare il Cile dalla sua fede in Dio che è stata motivo delle realizzazioni più alte e più belle, oltre ad essere il fondamento della convivenza pacifica e del superamento di prove molto diverse". Riconoscono che il paese stia vivendo "situazioni provocatorie ed alcune particolarmente negative, che richiedono giudizi saggi e decisioni indovinate per non fermare ulteriormente il cammino verso la vita che vogliamo, autenticamente umana e cristiana". Nel loro sguardo alla realtà nazionale, i Vescovi menzionano alcuni avvenimenti che hanno segnato gli ultimi mesi della convivenza nazionale: le manifestazioni studentesche che rivelano il grave malessere di cui soffrono i giovani nel loro processo educativo ed i germogli di violenza che sono nati in diversi ambiti dalla società, i gravi segni di corruzione apparsi all'orizzonte della vita politica e sociale, i delitti consumati in seno alla famiglia, le aggressioni per motivi di denaro e gli alti indici della tossicodipendenza. “Abbiamo alzato tante volte la nostra voce per difendere il diritto e la dignità della vita umana - continuano i Vescovi - minacciata dalle proposte sull'aborto. Abbiamo difeso anche la bellezza dell'amore e la vita familiare, davanti ad interventi pubblici che non rispettano il suo senso integrale".
Davanti a questa situazione, i Vescovi considerano come sia di importanza fondamentale risvegliare la coscienza morale e sociale “educandola alla luce della retta ragione e del Vangelo, per contribuire alla costruzione di un paese più giusto e trasparente, grato del dono della vita, e di tutto quello che la rende più degna”. “Non possiamo abituarci o giustificare forme di corruzione personale o istituzionalizzata che passano al di sopra della legge” affermano i Vescovi, che lanciano un appello a rinnovare l’impegno sociale per "contribuire attivamente alla realizzazione di progetti sociali e politici che superino visioni meschine di interessi parziali o di categoria sociale, e che abbiano, invece come oggetto un Cile più umano e più giusto, specialmente a favore dei più poveri."
Infine i Vescovi richiamano la necessità di volgere lo sguardo ed il cuore verso Dio, riconoscendo che le ombre attuali della società cilena sono dovute “alla pretesa di ignorare ed allontanare Dio dalla vita pubblica per relegarlo allo stretto ambito individuale e degli aspetti del proprio intimo", perché "un mondo privo di Dio si volge contro l'uomo". (RG) (Agenzia Fides 18/11/2006; righe 32, parole 459)


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