EUROPA/PORTOGALLO - “Riaffermiamo la malizia intrinseca di ogni aborto indotto, poiché costituisce un grave attentato contro la vita umana innocente ed indifesa” dichiara il Presidente della Conferenza Episcopale all'inizio dell'Assemblea Plenaria. Il Consiglio Nazionale di Pastorale Giovanile chiede ai giovani di optare per la vita

mercoledì, 15 novembre 2006

Fátima (Agenzia Fides) - Il tema della cultura della vita preoccupa i Vescovi portoghesi in questo momento in cui è prossimo un referendum sull'aborto (vedi Fides 25/10/2006). Il Presidente della Conferenza Episcopale Portoghese (CEP), Mons. Jorge Ferreira dà Costa Ortiga, nell'apertura dei lavori dell'Assemblea Plenaria che si svolge dal 13 al 16 novembre a Fátima, ha reiterato la sua preoccupazione per il referendum e per la crisi sociale che attraversa il paese. Ha espresso quindi in forma chiara e inequivocabile la posizione della Chiesa rispetto all'aborto, "anche se ci tacciano di essere retrogradi rispetto ad altri paesi, siamo positivamente a favore della vita, dal suo concepimento fino alla sua fine". "Riaffermiamo ancora - ha continuato il Presidente - la malizia intrinseca di ogni aborto indotto, poiché costituisce un grave attentato contro la vita umana innocente ed indifesa".
Mons. Jorge Ferreira dà Costa Ortiga ha affermato anche che non ha nessun fondamento parlare "di 'diritto ad abortire' della donna invocando il diritto a disporre arbitrariamente del proprio corpo, perché il nascituro non è un'appendice della madre bensì una realtà umana autonoma e come tale, inviolabile". Ha poi ricordato che “non possiamo riconoscere al potere costitutivo una qualche competenza per liberalizzare o depenalizzare quello che, di natura, è un crimine". Rispetto alla situazione sociale il Presidente della CEP ha manifestato la sua preoccupazione per la "precarietà del lavoro che colpisce un numero sempre maggiore di lavoratori e di famiglie". Secondo i Vescovi "l'ideale di un lavoro stabile e degno per tutti, incominciando dai giovani, si va perdendo sempre di più in mezzo ad un'economia globalizzata e ipercompetitiva che colpisce in forma aggressiva la persona umana". Tra gli altri temi previsti nell'agenda dell’Assemblea: lo studio del documento sulla Procreazione Medicalmente Assistita (PMA) e la discussione del documento "La trasmissione della Fede - Famiglia, Scuola, Università e Formazione Cristiana".
Anche il Consiglio Nazionale di Pastorale Giovanile, che riunisce i rappresentanti di tutti i Servizi Diocesani, Movimenti ed Associazioni Giovanili del Portogallo, riunito il 10 e 11 novembre a Fátima, ha lanciato a tutti i giovani cattolici del paese la sfida di optare per la vita, in un momento in cui temi come l'aborto e l'eutanasia sono in discussione nel paese. "Vogliamo una cultura della Vita nelle relazioni familiari - si legge nel documento finale - nella vita sociale, nell’impegno sociale, nel lavoro professionale, nell'accettazione positiva di chi è diverso, nel dialogo tra le generazioni". L'Incontro ha offerto l’occasione di riflettere sull'opzione per la vita nel contesto attuale e di elaborare strategie di impegno pastorale con i giovani. Tra gli impegni proposti nel documento finale viene sottolineta la promozione di una Cultura della Vita, la celebrazione della Giornata per la Vita, la realizzazione di Giornate ed incontri per la Vita e di incontri di formazione su questi temi, oltre all’impegno di offrire informazioni basate sulla cultura della vita con tutti i mezzi, soprattutto attraverso Internet. (RG) (Agenzia Fides 15/11/2006; righe 34, parole 487)


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