EUROPA/ITALIA - La logica in sanità non può essere quella dell’utile, del mercato, del consumo. Se ne parla al Convegno Solidarietà e giustizia in sanità

mercoledì, 15 novembre 2006

Roma (Agenzia Fides) - Martedì 21 e mercoledì 22 novembre 2006, presso l’Aula Magna dell’Istituto Internazionale di Teologia Pastorale Sanitaria Camillianum, si terrà il convegno “Solidarietà e giustizia in sanità”.
La varie teorie della giustizia e dell’collocazione delle risorse in sanità si arenano se non si mette come presupposto la dignità della persona, uguale sempre e dovunque. La cura, l’assistenza sono un “dovuto” ontologico radicato nella comune fragilità e reciprocità.
La logica in sanità non può essere quella dell’utile, del mercato, del consumo, ma quella della cura e dell’assistenza che devono essere proporzionali al bisogno. Il problema è che, al di là di politiche oggettivamente inique, soprattutto nei confronti delle popolazioni del terzo mondo, le risorse non possono essere infinite e, pertanto, devono essere impiegate equamente. Non è giusto che la maggioranza della popolazione mondiale sia privata dell’assistenza di base, come non è giusto che anche all’interno dei paesi ricchi ci siano tante disparità: c’è chi si può permettere la “medicina dei desideri” (estetica, sportiva) a fronte di altri che si negano le cure per patologie importanti.
Dati dell’OMS dimostrano che anche in situazioni di parsimonia è possibile garantire una buona sanità: questo avviene quando sono ridotte le disparità sociali e si ha chiara la distinzione tra i bisogni e di desideri. Non è una distinzione da poco, a livello culturale, perché significa riappropriarsi della nozione di natura della persona umana, caratterizzata dalla corporeità che permane sempre. Questo significa innanzitutto difendere la vita fisica, ma non basta. La salute non ha solo una connotazione bio-chimica, ma anche spirituale, pertanto non si può scindere la politica sanitaria da quella dell’istruzione (sono interessanti i dati OMS che dimostrano come migliora la salute dei figli quando aumenta il livello di istruzione della madre).
(AP) (15/11/2006 Agenzia Fides; Righe:26; Parole:306)


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