AFRICA/BURUNDI - Il Burundi di fronte al suo difficile passato: quale giustizia dopo tante violazioni dei diritti umani? Come riconciliare la nazione?

martedì, 14 novembre 2006

Bujumbura (Agenzia Fides)- La comunità internazionale appoggia un esperimento per far fronte a decenni di violenza in Burundi, con la creazione di due istituzioni distinte ma interagenti tra loro: una Corte Speciale per giudicare gli autori dei crimini contro l’umanità, e una Commissione per la verità per permettere la riconciliazione.
Le Nazioni Unite stanno negoziando con il governo burundese le modalità da seguire per formare i nuovi organismi e come questi funzioneranno. È stato deciso che entrambe le nuove istituzioni prenderanno in considerazione i crimini commessi fin dalla fondazione del Paese, nel 1962. Massacri a sfondo etnico sono avvenuti in Burundi nel 1965, 1972, 1988, 1991 e nel 1993 quando è esplosa una sanguinosa guerra civile durata 12 anni.
Negli ultimi 10 anni, l’ONU aveva creato almeno tre commissioni d’indagine su richiesta del governo burundese, ma le loro conclusioni erano rimaste lettera morta. Grazie alle pressioni del Segretario uscente delle Nazioni Unite, Kofi Annan, si sono fatti passi avanti per la costituzione di 2 nuovi organismi, uno giudiziario (la Corte Speciale inserita nel sistema penale burundese) e uno extragiudiziario (la Commissione per la verità).
In un incontro con una delegazione dell’ONU, il governo burundese ha presentato un documento che specifica le proposte per la creazione della Commissione per la verità. Per il governo burundese la commissione deve essere composta da almeno 7 membri dei quali 4 sono burundesi e tre sono espatriati, scelti dal Capo dello Stato dopo consultazioni con il Segretario Generale dell’ONU. Secondo la proposta del governo burundese, i membri della commissione saranno scelti “in base ai loro alti valori morali, inclusi l’imparzialità e l’integrità”. Una persona di nazionalità non burundese si prenderà l’incarico di gestire l’amministrazione e il personale di supporto.
Per quel che riguarda la Corte Speciale, il governo burundese ha presentato un altro documento nel quale viene specificato che la Corte “giudicherà le persone accusate di essere coinvolte nei crimini commessi nel territorio burundese dall’indipendenza nel 1962 fino all’insediamento delle commissione per la verità e la riconciliazione”. Il governo propone che il Presidente burundese, in consultazione con il Segretario Generale dell’ONU, nomini il Presidente, i vicepresidenti e i giudici. In base a queste proposte il governo burundese e i rappresentati dell’ONU continuano a negoziare per trovare una soluzione alla questione giustizia e riconciliazione nel piccolo Paese africano, che ha avuto 300mila morti nella guerra civile. (L.M.) (Agenzia Fides 14/11/2006 righe 36 parole 418)


Condividi: