AMERICA/ARGENTINA - "La mancanza di salute è la peggiore povertà”, ha dichiarato il Vescovo di Paranà in occasione della celebrazione della Giornata Nazionale del malato nel Paese latinoamericano

lunedì, 13 novembre 2006

Paranà (Agenzia Fides) - In occasione della celebrazione locale della Giornata Nazionale del Malato, il Vescovo di Paranà, S.Ecc.za mons. Mario Maulión ha invitato i fedeli riuniti nella parrocchia di Nuestra Señora di Lourdes, ad accompagnare ed assistere gli infermi.
“La mancanza di salute è la peggiore povertà”, ha dichiarato domenica 12 novembre il Vescovo dinanzi alla folla di anziani, malati e disabili presenti.
Durante la cerimonia religiosa mons. Maulión ha detto che “tutti siamo malati. Soffriamo di una malattia mortale, andiamo a morire”. Il Vescovo ha richiamato l’attenzione sulla necessità e l’importanza di guardare in modo speciale al problema degli infermi, poichè la mancanza di salute rappresenta la peggiore povertà. “Questa povertà non può risolversi con il cibo, in quanto colpisce i beni più grandi dell’uomo”, ha detto il Vescovo.
Prima della Messa, sono partite diverse processioni dai centri sanitari, dagli ospedali e dalle parrocchie fino al santuario. “Gesù è nel malato, in colui che necessita di qualcosa. E’ in tutti i poveri e i bisognosi”, ha ricordato mons. Maulión.
Il Vescovo ha inoltre sottolineato il fatto che la Giornata del Malato non deve essere solo una volta all’anno, ma si celebra questa occasione speciale per ricordare a tutti i fedeli il dovere della carità e della solidarietà. La cura e l’accompagnamento sono le cose più importanti per il convalescente, oltre alle cure professionali necessarie.
L’11 di ogni mese, centinaia di persone si recano al Santuario di Nuestra Señora de Lourdes per chiedere qualche grazie e ringraziare la Vergine. Padre Luis Anaya, parroco di Nuestra Señora del Carmen, ha spiegato che gli argentini hanno deciso in modo arbitrario di celebrare la Giornata del Malato ogni 12 novembre. Infatti, la data della festa della Vergine di Lourdes è l’11 febbraio, ma visto che in Argentina in quel periodo la temperatura è troppo calda per i pellegrini malati, si è preferito scegliere questa data. (AP) (13/11/2006 Agenzia Fides; Righe:29; Parole:340)


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