ASIA/SRI LANKA - Inaccettabili le stragi di civili: unanime condanna degli organismi internazionali e della Chiesa per il conflitto in Sri Lanka

lunedì, 13 novembre 2006

Colombo (Agenzia Fides) - “Gli attacchi sui civili, da qualunque parte provengano, sono deplorevoli. Un immediata ripresa dei colloqui di pace fra le parti in conflitto è l’unico modo per prevenire ulteriori massacri di gente innocenti”: lo afferma, in un comunicato giunto all’Agenzia Fides, Paul Newman il responsabile del Jesuit Refugees Service per l’Asia del sud, dopo l’episodio dell’uccisione di oltre 65 civili, avvenuta l’8 novembre nel distretto di Batticaloa, controllato dai ribelli tamil. L’episodio è stato duramente condannato dalle Nazioni Unite, dagli osservatori internazionali come Amnesty International, dai leader religiosi e dalla Chiesa cattolica.
“Gli eventi di questa settimana - recita il comunicato - dimostrano ancora una volta che sono sempre i civili le vittime maggiori del conflitto. Essi perdono le loro case, i loro mezzi di sostentamento e a volte anche la vita. Molti sono costretti a separarsi dai loro cari”. Il testo ricorda che quello di alcuni giorni fa è stato solo “l’ultimo episodio di una serie di attacchi portati da ambo le parti, che non sono riuscite a fare un passo avanti verso la pace nei negoziati svoltisi a Ginevra alla fine di ottobre”.
“E’ vitale che la comunità internazionale adotti misure concrete per incoraggiare le parti belligeranti a tornare al negoziato e porre fine a questi continui abusi dei diritti umani”, ha detto Newman. Intanto, aggiunge, “bisogna garantire libero accesso agli osservatori e agli operatori internazionali nelle aree di conflitto, per compiere i loro doveri. La loro presenza costante servirebbe ad alleviare le sofferenze della gente innocente e come deterrente contro ulteriori violazioni dei diritti umani”.
L’appello accorato del Direttore del JRS è venuto dopo che il governo dello Sri Lanka ha espresso “rincrescimento” per la morte di circa 65 sfollati, colpiti dal fuoco delle forze governative, che hanno accusato i guerriglieri tamil di usare i civili come “scudi umani”. Sono state colpite due scuole che ospitavano decine di sfollati, nel distretto orientale di Batticaloa, nell’area densamente popolata di Kathiravelli. Secondo il Comitato internazionale della Croce Rossa, vi sono anche circa 70 feriti. La Croce Rossa ha espresso il suo disappunto e ha chiesto alle parti il rispetto della popolazione civile, in tutte le circostanze, e la salvaguardia del principio di distinzione fra obiettivi militari e civili, evitando attacchi indiscriminati, spesso ai danni degli sfollati.
I combattimenti in corso fra esercito regolare e guerriglieri hanno creato almeno 200.000 sfollati, a partire dall’aprile scorso fino a oggi, in aggiunta a quelli già esistenti a causa dello tsunami. (PA) (Agenzia Fides 13/11/2006 righe 27 parole 275)


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