VATICANO - LA PREGHIERA: «Signore, insegnaci a pregare»… «Quando pregate, dite: PATER NOSTER» (Luca 11, 12) (II)

martedì, 31 ottobre 2006

Roma (Agenzia Fides) - Le parole dei discepoli «Signore, insegnaci a pregare» sono sempre più di attualità. Di fronte alla crisi della fede e della morale che tocca il mondo in generale, e l’Europa in particolare, i fedeli sono chiamati a ritrovare il senso di Dio, affinché Dio possa regnare in questo mondo e portarvi l’amore e la pace, il pane a coloro che muoiono di fame… È precisamente il senso della preghiera che Gesù stesso insegna ai suoi discepoli: «Adveniat Regnum tuum… Panem nostrum quotidianum da nobis hodie», «Venga il tuo Regno… dacci oggi il nostro pane quotidiano»…

Ma i fedeli, pregano? Sanno pregare? Sanno anche che hanno un Padre che li ama di un Amore Infinito? Certo alcuni lo fanno poco, ma si giustificano dicendo: «Sono credente, ma non praticante…». Ed i fedeli praticanti? Molti pregano, certo, le persone di una certa età, gli adulti, ed un numero di giovani che cresce poco a poco. Un “sondaggio” discreto fatto in una parrocchia di Roma, considerata come molto praticante, dimostra nondimeno come la maggior parte dei fedeli non conosca le preghiere della vita quotidiana: gli atti di fede, di speranza e di carità, non sono più conosciuti dalle persone anziane, e ancor meno dai giovani. Il 10% degli adulti non ricorda più l’Atto di Dolore, ed il 50% dei bambini o dei giovani non lo conosce, anche se si confessano regolarmente.
Se i fedeli non recitano ogni giorno l’Atto di Fede, ad esempio, come potranno credere in «TUTTE le verità» che Dio ci ha insegnato con la sua Chiesa? La conseguenza è che si sente dire sempre più spesso dai cattolici: «Non sono d’accordo» (con la Chiesa, con il Vangelo, con la morale cristiana ecc…), dimenticando che Dio è la Verità: “Credo in tutte le verità che ci avete rivelato, e che non potete né ingannarvi né ingannarci” (Atto di fede)… Dire così, significa cominciare ad uscire dalla Chiesa: «chi non è con me è contro di me…». Grave ammonimento che deve farci riflettere, fedeli e preti, preti e fedeli…
Il Rosario? Le persone anziane soprattutto ed alcuni adulti lo recitano ogni giorno. Ma molti non lo conoscono. La maggior parte dei bambini e dei giovani non sa neppure cosa sia, né come recitarlo, eppure quasi tutti possiedono una corona…
Un giovane prete della Repubblica Democratica del Congo, vice-parroco di una parrocchia di Roma, mi disse: «Non conosco le preghiere abituali della vita cristiana, poiché le si trovava negli antichi Messali dei fedeli, ma questi Messali sono scomparsi, ed i nuovi Messali non le riportano».
Gli ho parlato allora dell’iniziativa presa dall’Agenzia Fides: la pubblicazione delle abituali preghiere quotidiane del cristiano nel più gran numero di lingue possibile.
Questa iniziativa è cominciata con la pubblicazione in un certo numero di lingue, scelte in tutto il mondo, del Padre Nostro, dell’Ave Maria e del Gloria al Padre. Non si trattava di realizzare un “dossier bello da vedere”, ma di mostrare il legame che unisce i cattolici nel mondo intero, la presenza della Chiesa fino ai confini della terra, la salvezza portata a tutti i popoli: è come un immenso rosario che circonda il mondo, per proteggerlo, per salvarlo, per condurlo a Gesù Cristo e a Dio, tramite la Santa Vergine: è UNA CAMPAGNA MONDIALE DI PREGHIERA, che rientra nella Missione affidata al Dicastero Missionario di «ammaestrare tutte le nazioni» (Matteo 28, 18-20).
Tale iniziativa prosegue con la pubblicazione delle principali preghiere della vita cristiana, che hanno alimentato la pietà dei nostri genitori, dei nostri antenati nella fede: le preghiere alla Santa Trinità, al Santo Spirito, al Santissimo Sacramento, alla Santa Vergine, le preghiere del Ringraziamento dopo la comunione, ecc… Chi ricorda ancora la preghiera Anima di Cristo (Anima Christi)? Chi recita ancora l’Angelus tutti i giorni? Chi dice ancora il Rosario ogni giorno, personalmente o in famiglia, come richiedeva il Santo Padre, Papa Benedetto XVI? Che ne è delle devozioni alla Santa Vergine, al Sacro Cuore, a San Giuseppe? Durante il mese di Marzo, si recitavano le Litanie di San Giuseppe; durante il mese di Maggio, i fedeli recitavano le Litanie della Santa Vergine; e durante il mese di Giugno, dedicato al Sacro Cuore, ognuno aveva a cuore di recitare le Litanie del Sacro Cuore… «In illo tempore»…
In un mondo di spostamenti di popolazioni, d’emigrazione ed immigrazione, l’iniziativa dell’Agenzia Fides è stata accolta con entusiasmo: parecchi Paesi e Diocesi le hanno chiesto il testo di queste preghiere in diverse lingue, perché questi paesi hanno accolto un numero importante d’immigrati venuti da tutte le parti della terra. La loro intenzione è quella di realizzare dei libretti contenenti le preghiere abituali della Messa e le preghiere quotidiane dei fedeli, nella lingua del paese e nella lingua del paese di questi immigrati.
L’Agenzia Fides ringrazia coloro che le hanno già fatto pervenire il testo delle preghiere scelte ed invita coloro che non l’hanno ancora fatto, a farlo al più presto. «Senza di me, non potete fare nulla… Vegliate e pregate, per non cadere in tentazione…».
Il mondo ritroverà la pace, la giustizia, quando avrò ritrovato il suo Dio. E ciò avrà inizio per mezzo di tutti i fedeli, i quali dovranno essere, secondo le parole di Cristo «sale della terra e luce del mondo»… non lasciamo che il sale diventi insipido… E la preghiera del fedele deve essere quella di Cristo: «…Custodisci nel tuo nome coloro che mi hai dato» (Giovanni 17, 11).
L’Agenzia Fides ringrazia tutti coloro che l’hanno aiutata e l’aiuteranno in questo compito che essa considera come di primaria importanza. Tutta la corrispondenza può essere indirizzata a: french@fides.org. (J M.) (Agenzia Fide 31/10/2006)


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