EUROPA/ITALIA - “Una scienza che non tenga ben conto del bene integrale della persona, non è scienza, ma regresso”, così mons. Bagnasco al Convegno dei Medici Cattolici

lunedì, 30 ottobre 2006

Sanremo (Agenzia Fides) - Si è appena concluso, a Sanremo, il convegno regionale organizzato dalla sezione diocesana dell'associazione ‘Medici Cattolici Italiani’ (AMCI), sul tema ‘Bioetica e terapia - Prescrivere e curare nel rispetto del rapporto Medico-Paziente’.
L’introduzione è stata del Vescovo di Ventimiglia-Sanremo, mons. Alberto Maria Carreggio, ed è poi intervenuto mons. Angelo Bagnasco, Arcivescovo metropolita di Genova.
Tra gli argomenti affrontati: ‘Bioetica della ricerca e terapia’, ‘Le direttive anticipate’ e ‘Tra bioetica laica e bioetica cattolica è possibile una mediazione’.
A margine del convegno, mons. Bagnasco, ha detto che “una scienza che non tenga ben conto del bene integrale della persona, non è scienza, ma regresso”. Ed ha aggiunto che “tra scienza, progresso e umanità, non c’è una reale contrapposizione, se consideriamo che la scienza non esiste da sola, ma è l’uomo che fa la scienza. Due dimensioni imprescindibili, non due piani distinti e separati come a volte si vorrebbe far credere”.
Nel parlare di medici ed errore umano, mons. Bagnasco ha, inoltre, affermato che “nei medici l’errore umano è sempre possibile e questo fa parte dell’esperienza di tutti. Diversa è un’impostazione dove una persona non è considerata il fine, ma uno strumento per arrivare ad altri scopi, pur nobili a livello di principio, ma quando usano la persona a livello di sperimentazione o di ricerca, certamente fanno della persona non il fine, ma il mezzo. Questo va contro l’uomo e, quindi, qualifica la scienza, la ricerca e la tecnologia, come disumana.”
L’AMCI è nata in Italia nel 1944 come prima Associazione di professionisti cattolici con spirito di assoluta fedeltà alle direttive della Chiesa, i cui scopi principali sono: provvedere alla formazione morale, scientifica e professionale dei medici, promuovere studi medico-morali nel fedele rispetto del Magistero della Chiesa, animare e difendere lo spirito di servizio umano e cristiano dei medici nel rapporto con l'ammalato, attività caritativa, di evangelizzazione, di collaborazione con altre associazioni di volontariato e di aiuto alle popolazioni più bisognose e alle missioni. (AP) (30/10/2006 Agenzia Fides; Righe:30; Parole:351)


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