EUROPA/SPAGNA - I Vescovi avvertono che il disegno di legge sulla ricerca biomedica “non tutelerà debitamente la vita umana ed aprirà la porta alla pratica legale di nuovi abusi contro la dignità dell'essere umano”

mercoledì, 25 ottobre 2006

Madrid (Agenzia Fides) - “Il Disegno di legge sulla ricerca biomedica non protegge il diritto alla vita e permette la clonazione di esseri umani” è il titolo della Nota pubblicata dal Comitato Esecutivo della Conferenza Episcopale Spagnola. I Vescovi rilevano che il disegno di legge sulla ricerca biomedica, pubblicato nel Bollettino Ufficiale dei Parlamenti del 22 settembre scorso, "se non è emendato a fondo dal Parlamento, non tutelerà debitamente la vita umana ed aprirà la porta alla pratica legale di nuovi abusi contro la dignità dell'essere umano".
In primo luogo, il Progetto "determina un momento - il quattordicesimo giorno - nel quale il ‘prodotto’ della fecondazione può essere considerato ‘embrione’. Si stabilisce che fino ad allora tale prodotto - che si qualifica come "preembrione" - non merita la protezione dovuta alla vita di un essere umano e può essere considerato come un mero oggetto utilizzabile per la ricerca". Questo principio non ha non alcun fondamento scientifico antropologico, ed i Vescovi sono preoccupati che si "permetta la ricerca con embrioni umani vivi che abbiano perso la capacità di sviluppo".
La Nota spiega inoltre che sebbene da una parte si "vieta la creazione di embrioni al fine di ricerca", contemporaneamente si "autorizza la cosiddetta attivazione di ovociti per il trasferimento nucleare". La finalità di questa tecnica è ottenere cellule madri embrionali come materiale di investigazione, cioè si "permette la produzione di embrioni clonati per ottenere da essi materiale di prova, e allo stesso tempo, si vieta la costituzione di embrioni con fini di sperimentazione". Questa apparente contraddizione si risolve con una finzione verbale: "non chiamare embrioni clonati quelli che realmente lo sono, dando così via libera legalmente alla cosiddetta clonazione terapeutica".
I Vescovi confidano che “il buon senso dei legislatori si imponga sulle pressioni economiche ed ideologiche” e concludono la Nota incoraggiando le "comunità cattoliche a continuare ad annunciare con vigore il Vangelo della vita. È il Vangelo che ci abilita ad amare senza condizioni e a giudicare con lucidità". (RG) (Agenzia Fides 25/10/2006; righe 23, parole 339)


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