AFRICA/UGANDA - CINQUEMILA BAMBINI RAPITI NEL NORD DELL’UGANDA E SOTTOPOSTI A UN TRATTAMENTO BRUTALE DALLA GUERRIGLIA

venerdì, 11 aprile 2003

Kampala (Agenzia Fides)- Dal giugno 2002 ad oggi sono stati rapiti 5mila bambini dall’Esercito di Resistenza del Signore (Lord’s Resistance Army) che opera nel nord dell’Uganda. Lo denuncia in un suo rapporto l’organizzazione umanitaria Human Rights Watch. Si tratta di un incremento allarmante rispetto al 2001, anno nel quale si registrarono meno di 100 rapimenti.
“La cifra indicata è sicuramente vera se non addirittura sottostimata” dice un missionario contatto dall’Agenzia Fides nel nord-est dell’Uganda. “I rapimenti continuano ancora nonostante la tregua dichiarata dalla guerriglia e dall’esercito governativo. La situazione più preoccupante è quelle dell’Est Acholi, al confine con il Sudan dove regna una profonda insicurezza. Noi che ci troviamo più all’interno siamo in una zona un po’ più sicura, ma fino a pochi mesi fa, per paura di essere rapiti, trascorrevano la notte nella nostra missione tra i 450 e i 500 bambini di età compresa tra i 3 e i 10 anni provenienti dai villaggi vicini”.
“La Chiesa è praticamente l’unica istituzione a occuparsi dei ragazzi liberati dai loro rapitori” continua il missionario “esistono due associazioni che assistono questi ragazzi, una cattolica l’altra protestante. Il loro lavoro è fondamentale. I bambini hanno subito traumi profondi sia fisici sia soprattutto mentali e spirituali. Una volta che sono stati liberati dell’esercito, o riescono a scappare, vengono affidati a una di queste associazioni, dove medici e psicologi cercano di recuperarli a un senso di umanità. I bambini infatti sono sottoposti a un trattamento brutale e sfruttati come soldati, lavoratori e schiavi sessuali. Vengono trasformati in macchine da guerra, senza più alcun sentimento, spesso ricorrendo anche all’uso di droghe. Quando il bambino ha in qualche modo recuperato la propria personalità, viene rimandato presso la propria famiglia”.
Il missionario aggiunge: “Noi facciamo tutto il possibile per questi ragazzi, ma per mettere fine a questa tragedia bisogna far tornare la pace. I capi religiosi locali sono impegnati da tempo in una mediazione tra governo e guerriglia, ma trovano sempre nuovi ostacoli. Ci sono interessi a far sì che la guerra continui”.
Si stima che in 16 anni di conflitto tra il LRA e l’esercito governativo, oltre 20mila bambini siano stati rapiti. (L.M.) (Agenzia Fides 11/4/2003 righe 31 parole 383)


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