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Dili (Agenzia Fides) - Mentre il Primo Ministro di Timor Est Ramos-Horta vola verso l’Europa, in un viaggi in cui incontrerà anche il Santo Padre Benedetto XVI, due persone sono state uccise il 22 ottobre a Dili, proprio al di fuor di un Chiesa cattolica. All’interno della chiesa di Aimutin si stava celebrando l’Eucarestia della sera, quando fuori dalla chiesa è scoppiato uno scontro fra bande rivali che ancora infestano il territorio dell’isola: lo scontro ha creato quattro feriti e due morti, uccisi nei pressi della chiesa, che è stata colpita e danneggiata durante la violenza.
Intanto, nonostante la situazione di tensione, sacerdoti i religiosi cattolici si stanno adoperando per cercare di risolvere la crisi che ha attraversato l’isola nel mesi scorsi, quando circa 600 soldati sono stati licenziati dall’esercito e si è creato un scontro fra fazioni militari contrapposte. Il presidente Ramos Horta ha dichiarato che inviterà Papa Benedetto XVI a visitare Dili, sperando che possa essere un segno di pace, di speranza e di riconciliazione per il paese. Ramos-Horta ha sempre indicato la Chiesa cattolica come “la sola istituzione solida che ha assorbito il tessuto culturale dell’isola”, coinvolgendola nel processo di pace e riconoscendone il ruolo per uscire da questa crisi, guarisce le ferite, aiuta la gente a progredire in ogni area: sociale, educativo, culturale, spirituale e morale.
La situazione Timor Est era precipitata nella primavera 2006, quando l’allora Premier Mari Alkatiri aveva radiato 600 membri dell'esercito che scioperavano lamentando discriminazioni etniche. Ai duri scontri seguiti al caso dei militari licenziati, con conseguente sfollamento di migliaia di persone, aveva posto rimedio l'intervento di una forza di pace internazionale guidata dall'Australia. (Agenzia Fides 24/10/2006 righe 37 parole 371)
