ASIA/INDIA - “Vivere per amare” è il motto delle suore “Helpers of Mary” impegnate in tre continenti a favore dei poveri e degli ammalati

venerdì, 20 ottobre 2006

Mumbai (Agenzia Fides) - Due ospedali, 20 dispensari e case di accoglienza per le mamme, 3 centri di riabilitazione per i malati di lebbra, 3 ospice per donne e bambini sieropositivi, 2 case per anziani e 18 orfanotrofi. Tutte queste strutture sono distribuite nelle 51 sedi operative sparse in India, Etiopia, e Italia delle Helpers of Mary, la Congregazione Cattolica Religiosa di Diritto Pontificio ispirata e fondata nel 1942 grazie a Madre Huberta. La Casa Generalizia è in India, ad Andheri (ovest), Mumbai. Attualmente l’ordine è composto da 24 Novizie, 3 Postulanti, 6 Candidate e 290 membri in totale.
Al motto di “Vivere per amare”, le Helpers of Mary si occupano in particolare degli emarginati. Attualmente sono impegnate nella distribuzione di cibo e nell’istruzione di oltre 2000 ragazze, e forniscono assistenza e sostegno ai bambini malati di HIV/AIDS e dal morbo di Hansen.
Impegnate su più fronti, tra le attività in campo sociale le suore si occupano dell’inserimento delle donne nella società attraverso progetti di sviluppo socio-economico, si recano a far visita nelle carceri e negli ospedali psichiatrici. Per quanto riguarda l’assistenza sanitaria gestiscono dispensari, case di accoglienza per le mamme, ospedali, centri di riabilitazione per i malati di lebbra, case per bambini e donne affette dall’HIV, comunità per la formazione sanitaria, cliniche mobili, case per anziani. Nel settore dell’educazione, le Helpers of Mary si occupano dell'animazione giovanile attraverso la formazione di gruppi, gestiscono orfanotrofi e asili per bambine, scuole per bambini e scuole per adulti. Nel campo della pastorale l’impegno è particolarmente concentrato sulla formazione religiosa dei bambini e degli adulti, la preparazione ai sacramenti e l’animazione di piccole comunità cristiane.
Nel 1942 Madre Anna Huberta, insieme ad altre nove giovani donne, decise di dedicare la propria vita a Gesù nel servizio ai poveri fondando le “Helpers of Mary”. Volevano seguire Maria nella semplicità della sua vita, vissuta in piccole comunità tra i poveri, e condividere i loro bisogni e le sofferenze.
Nel 1962 il Cardinale Valerian Gracias riconobbe ufficialmente il gruppo come “Pia Associazione”. Vennero così aperti i primi dispensari, scuole nelle periferie, case di accoglienza per bambini, ospedali, case per i moribondi e gli emarginati, centri di riabilitazione per i lebbrosi e i loro figli, scuole di sartoria ed altri progetti sociali. Un ulteriore passo avanti venne fatto nel 1982 quando la Società, per decreto dell’Arcivescovo di Mumbai mons. Simon Pimenta, fu costituta in Congregazione Religiosa Diocesana. Il Santo Padre Giovanni Paolo II nel 2001 ne accordò infine la natura Pontificia. (AP) (20/10/2006 Agenzia Fides; Righe:36; Parole:437)


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