OCEANIA/AUSTRALIA - “Settimana contro la Povertà”: anche i gruppi cattolici di Australia e Nuova Zelanda presenti alle manifestazioni

giovedì, 19 ottobre 2006

Sydney (Agenzia Fides) - Tutelare la dignità e i diritti dei più poveri, degli esclusi, dei clandestini, dei lavoratori dediti alle mansioni più umili: questo il fine della “Settimana contro la Povertà”, in corso dal 15 al 21 ottobre in Oceania, indetta da sindacati e organizzazioni della società civile. Alle diverse iniziative in programma stanno partecipando anche i gruppi cristiani, portando lo specifico contributo dei credenti, basato, in particolare per i cattolici, sulla Dottrina sociale della Chiesa.
La “Settimana contro la Povertà” rappresenta un’estensione della “Giornata contro la Povertà”, proclamata dalle Nazioni Unite il 17 ottobre. L’organizzazione prevede manifestazioni pubbliche, nelle strade e nella piazze, in diverse città dell’Australia e della Nuova Zelanda, in cui sono chiamati a intervenire attivisti per i diritti umani, rappresentanti delle organizzazioni civili, sacerdoti, laici cristiani.
Il forum della associazioni organizzatrici, di cui fa parte il “Catholic Social Service”, chiede al governo maggiore impegno per migliorare la vita dei gruppi svantaggiati e invoca un aumento della soglia minima di salario per le categorie più deboli, come gli operai dediti ai lavori più umili e faticosi.
Secondo uno studio del Centro di Ricerca Sociale dell’Università del Queensland, in Australia la povertà è un fenomeno diffuso e presente più di quanto si pensi, e tocca numerose famiglie. Secondo la ricerca, inoltre, i giovani e gli studenti provenienti da famiglie povere si trovano in una posizione svantaggiata e spesso non riescono a portare a termine gli studi: questo impedisce loro di trovare una buona occupazione, perpetrando così il circolo vizioso della povertà.
Nella “Settimana contro la Povertà”, i cattolici segnalano in particolare la situazione degli aborigeni nella società australiana, relegati ai margini, discriminati, in condizioni di estrema povertà ed esclusione. (Agenzia Fides 19/10/2006 righe 25 parole 254)


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